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25/03/2022
Tecnologia&Next generation

a cura di Federica Giaquinta

Il provvedimento del Copyright Office di Washington DC, con cui è stata respinta la richiesta di riconoscere il diritto d’autore su un’opera bidimensionale (dal titolo “A RecentEntrance to Paradise”), in favore di un algoritmo di Intelligenza Artificiale –cd. Creativity Machine – ha sollevato non poche domande, dubbi e riflessioni non solo in ordine alle ricadute giuridiche connesse alla concreta configurabilità di opere creative meritevoli di tutela seppur non ascrivibili all’ingegno umano, ma soprattutto alla luce delle complesse implicazioni antropologiche sottese al concetto tradizionale di creatività ontologicamente estraneo al funzionamento algoritmico di una macchina.

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