La nostra missione è assicurare che l’Internet rimanga trasparente e aperta a tutti.
Internet Society, che è responsabile per l’organizzazione dell’Internet Engineering Task Force (IETF), il primario ente di standardizzazione di Internet, ritiene che il successo di Internet abbia le sue radici nel modo con cui la rete è nata e cresciuta come piattaforma aperta per l’innovazione e la condivisione di idee.
Internet Society ha il profondo convincimento che l’Internet non possa essere regolata dall’alto e ritiene che la sua governance dovrebbe essere basata su processi inclusivi e guidati dal consenso.
Questi processi, denominati approcci multi-stakeholder, prevedono che chiunque abbia interesse nel futuro dell’Internet possa far sentire la sua voce su come la rete deve operare.
Un grande esempio multi-stakeholder è l’Internet Governance Forum (IGF), un evento annuale dove chiunque abbia a cuore il futuro della rete può condividere con gli altri partecipanti le proprie prassi sul buon governo di Internet.
Internet Society Italia, la sezione italiana di Internet Society, ha promosso e sostenuto l’organizzazione dell’IGF Italia a partire dall’anno 2008 sotto la guida attenta del maestro Stefano Rodotà, che ha accompagnato negli anni il modello organizzativo dello IGF Italia mediante una discussione aperta con tutti i portatori d’interesse (stakeholder) della Rete in Italia. Dal 2018, dopo la scomparsa del maestro Rodotà, la Internet Society Italia, ha preso le distanze dal nuovo “modus operandi” che ha caratterizzato i lavori del Comitato di Programma, ridotto ad una mera “passerella” autoreferenziale, priva di effettive forme di partecipazione collaborativa, totalmente contraria ai nostri valori. Si veda la nostra Posizione sull'IGF espressa nel 2019 [Versione IT] [Versione ENG].
Il tema della governance di Internet è centrale alla missione di Internet Society, perché i metodi attraverso i quali la rete viene governata hanno un impatto diretto sulle opportunità future, sia in campo economico che sociale.
Per promuovere questo tema, anche in ambito nazionale, Internet Society Italia lavora per approfondire l’apertura verso chiunque abbia qualcosa da dire sullo sviluppo delle politiche che regolano l’Internet. Chiaramente, in questo scenario il Governo rappresenta un pilastro fondamentale, che dovrà giocare il suo ruolo nel mantenere la sicurezza e la stabilità di Internet e per sostenerne sviluppo e innovazione.
In questo contesto Internet Society Italia è sempre aperta al dialogo con i rappresentanti dei quattro pilastri della società:
a) poteri dello Stato e settore pubblico
b) società civile,
c) settore privato,
d) enti accademici, di ricerca e comunità tecnica.
al fine di
Esempi di enti coinvolti nell’approccio multi-stakeholder alla Internet Governance
Stato e settore pubblico | Esempi: Ministeri coinvolti nell’Internet Governance, agenzie governative centrali, amministrazioni locali, Parlamento. |
Società civile | Esempi: organizzazioni non governative, sindacati, associazioni diritti utenti Internet, associazioni rapporti con Parlamento, associazioni attivi nel settore della educazione e delle nuove professioni, terzo settore. |
Settore privato | Esempi: organizzazioni di rappresentanza delle imprese manifatturiere e dei servizi, operatori Over-The-Top (OTT), piccole e medie imprese del settore Internet e servizi, aziende Industria 4.0 |
Enti accademici, di ricerca e comunità tecnica | Esempi: Internet Society, società professionali, enti accademici attivi nella ricerca relativa alla Internet Governance, enti di ricerca pubblici con interessi specifici sulla Internet Governance, registro nazionale dei nomi a dominio, |