Internet sconta limiti di sistema e propri a penetrare ed essere riconosciuta nelle culture formali, con particolare riferimento ai mass media, che determinano la pubblica opinione. Tra i limiti di sistema é nota la mancanza in Italia, per retaggio di scuola idealistica, di una tradizione divulgativa della scienza, ... . Insomma Internet é in assoluto uno dei mondi più citati nella cultura di massa ma distorti e quindi in realtà sconosciuti alla pubblica opinione.
Nel 2004 fu un ampio dibattito in Assemblea dal titolo "Magazzini culturali" a definire il nostro progetto di azioni culturali, come, per iniziare, dall'affinare un percorso strutturato di pubblicazioni da associare a pubblici eventi di approfondimento e ad una scuola, evento annuale, ove presentare un set di relazioni sullo stato delle problematiche strutturali, ma pure quelle emergenti del sistema Internet.
Cuore propulsivo della cultura di Internet in Italia, aveva una grande creatività ed era uno studioso vero. Prematuramente scomparso nel 2016, aveva quell’interesse puro verso ciò che ancora si conosceva poco e questa è una cosa che oggi un po' manca a tutti noi. Non vedeva le novità con scetticismo e ci ha insegnato a fare lo stesso. E’ stato lui stesso a definirsi “maestro di campagna”. Aveva partecipato e dato vita a progetti di scuola sperimentale con il tempo pieno. Come insegnante aveva una grandissima voglia di innovazione che riversava anche nell’insegnamento dell’informatica.
Internet e la sua cultura lo hanno sempre affascinato e ad alimentare questo amore è stata proprio la sua partecipazione in Internet Society Italia sin dai primi anni 2000. In quegli anni la rete stava muovendo i primi passi e Giorgio era attratto dall’ambiente Internet in modo unico. Così ha iniziato a studiare, ricercare, mettere insieme i pezzi, a lavorare per la crescita di Internet in Italia, per la diffusione di una vera cultura digitale. La sua azione si è interrotta ma le sue intuizioni sono quotidiana guida di riferimento delle nostre attività.
Giorgio fu autore di un applaudito intervento in Assemblea dal titolo "Magazzini culturali" che ha segnato l'inizio e indicato la strada del nostro progetto di azioni culturali, come, per iniziare, dall'affinare un percorso strutturato di pubblicazioni da associare a pubblici eventi di approfondimento e ad una scuola, evento annuale, ove presentare un set di relazioni sullo stato delle problematiche strutturali, ma pure quelle emergenti del sistema Internet.
Il nostro progetto di azioni culturali si è consolidato nel tempo a partire da un'ampio confronto fra i soci stimolato da Giorgio Giunchi con una sua mail piena di stimoli e visione. Grazie Giorgio!
La mail di Stefano stimola alcune riflessioni sui nostri *strumenti* di quella diffusione_della_cultura_internet che dei nostri oneri statutarii costituisce la *matrice*, credo. Ovvero, alle solite, la "cultura" quanto *costa*, anche come know how, quanto *vale* -> quanto *rende* ;-) ? ISOC IT si trova all' impianto della propria costituzione editoriale: e' alle bozze il primo autogestito e sperimantalissimo :-) *Quaderno dell'Internet Italiano* (collana Patologie della Rete, tema spam) preannunciato al seminario col Garante Privacy dell' ultimo maggio - e qui si tratta di affinare un percorso strutturato di pubblicazioni da associare a pubblici eventi di approfondimento. Questa operazione in cantiere, e' il caso di ragionare, e credo proprio fra noi dibattere, su due ulteriori magazzini tipici della *diffusione della cultura*. Una scuola residenziale (estiva?), evento annuale per intenderci, ove presentare un set di relazioni (con seminari di approfondimento ?) sullo stato delle problematiche strutturali, ma pure quelle emergenti ...1. costituazione internazionale di internet <-> wsis <-> e-gov ... 2. "la rete prossima ventura": ipv6, next smtp; MM over IP, Netcast .. 3. diritti in rete ... 4. patologie della rete ...Un portafoglio di servizi/conferenze che metta a disposizione la didattica ma pure l'approfondimento (c'e' il problema di *non disperderci* e come target io mi chiedo se non sia il caso, calcolando le risorse, di pensare a mirati *guppi dirigenti* : professionisti dell' editoria, P.A., camere di commercio + che singoli imprenditori ecc.). Una sola accortezza, non facciamoci prendere dal virus dell' *organizzazione*: coinvolgiamo TUTTI (forse isoc nemmeno *esiste in se'* ma esiste in quanto nodo dei nodi della rete ... [NOTA]). E comunque - per adesso, pragmaticamente - potremmo cominciare a discuterne fra di noi :-) nelle liste forum e soci, se l'argomento interessa. Riferimento: http://cctld.it/next/html/note_01.html [NOTA] Io tanto per cominciare metto in cc due noti e storici e *colti*manager della rete ... Giorgio