Salta al contenuto principale
Data
2009-02-10

Posizione di ISOC Italia in merito all'art. 50-bis del ddl 733
“repressione di attività di apologia o incitamento di associazioni criminose o di attività illecite compiuta a mezzo internet”

ISOC Italia, nella sua qualità di delegazione nazionale (chapter) di Internet Society, in relazione al DDL 733 “Disposizioni in materia di sicurezza pubblica” e più precisamente all’approvato emendamento

DDL 733 art. 50 bis: "Repressione di attività di apologia o istigazione a delinquere compiuta a mezzo internet"

premesso
  • che l’Internet SOCiety (ISOC) è l'organizzazione internazionale di supporto alla Rete Internet: essa promuove lo sviluppo e la crescita di Internet a partire dal 1992, oggi partecipa con impegno al processo globale di definizione della governance dell’Internet del futuro;
  • che ISOC Italia è già più volte intervenuta sostenendo la necessità di perseguire le attività illecite ed i reati, non il “mezzo” Internet, come avviene di fatto da anni con certi provvedimenti e decretazioni d’urgenza;
  • che questa posizione rappresenta la sintesi delle riflessioni, espresse e condivise da esperti informatici e giuridici di ISOC Italia, che hanno discusso in merito all’art.50-bis del DDL 773,
CONTESTA

l’ennesimo tentativo di regolamentare Internet attraverso imposizioni o soluzioni di facciata che dimostrano una scarsa conoscenza del funzionamento tecnico della Rete, in quanto di fatto nel Sistema Internet è tecnicamente impossibile filtrare i contenuti per addivenire alla cessazione delle attività illecite attraverso "l’interruzione della attività indicata, ordinando ai fornitori di connettività alla rete internet di utilizzare gli appositi strumenti di filtraggio necessari a tal fine [cfr DDL 733]".

COMUNICA

Gli appositi strumenti di filtraggio richiamati nell' art. 50 bis D.D.L. 733 in oggetto NON esistono e NON esiste una tecnologia per implementarli.

A livello di sistema e per le peculiarità stesse della Rete, una qualsiasi legge che preveda il filtraggio in Internet non può essere applicata e qualora si cerchi di osservarla non si fa altro che aumentare la discriminazione tra gli utenti che riusciranno comunque ad aggirare l'ostacolo e i meno esperti. Chiunque affermi o proponga il contrario, nega lo stato dell’arte o si limita a rappresentare una visione parziale od accomodante della realtà. Questo non significa che coloro che compiono reati “a mezzo Internet” non possano essere perseguiti. Internet è una rete globale, non locale: la ricerca di soluzioni sempre più efficaci nella repressione dei crimini commessi attraverso la Rete è assai complessa e non può risolversi con interventi di legge da parte di singoli governi; essa consiste piuttosto nello sviluppo di buone pratiche di cooperazione, associate a campagne di educazione degli utenti. In merito ai problemi di definizione di regole in Internet, essi toccano diversi aspetti tecnici ed è riconosciuta a livello globale la necessità di interazione fra il Legislatore e il mondo tecnico della Rete.

ISOC Italia rinnova la propria disponibilità ad essere ascoltata dal Parlamento e dalle altre Istituzioni per contribuire ad una migliore comprensione del Sistema Internet in tutti i suoi aspetti: dalla dimensione dei contenuti sino a quella delle tecnologie.

Download del documento in formato .pdf