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Data
2019-09-25

 

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Courtesy translation in Emglish

 

Internet Governance Forum: la tradizionale “mission” identitaria dell’iniziativa  tradita da un approccio di gestione verticistico, autoreferenziale, opaco e per nulla collaborativo, incompatibile con i valori che ispirano l’azione di Internet Society.

Abbiamo a lungo riflettuto sull’opportunità di rendere pubblico il nostro disagio nei confronti delle modalità di gestione del processo dell’Internet Governance Forum in Italia, e riteniamo doveroso esprimere, in modalità di totale trasparenza e coerenza, la nostra presa di distanza dal “modus operandi” che ha caratterizzato i lavori del Comitato di Programma IGF ITALIA, tradizionalmente dedicato a definire il modello organizzativo dell’evento annuale, ridotto ad una mera “passerella” autoreferenziale, priva di effettive forme di partecipazione collaborativa, totalmente contraria ai nostri valori. 

Conosciamo l’insofferenza che in modo silente, molte personalità, da sempre impegnate in prima linea nel settore dell’innovazione digitale, hanno condiviso con la nostra comunità riguardo alle criticità dei lavori del Comitato di Programma e – anche a seguito delle dimissioni formalizzate da alcuni membri - vogliamo assumerci la responsabilità di dichiarare esplicitamente la nostra posizione, per stimolare pubblicamente un serio momento di riflessione sui  lavori di IGF Italia, nell’interesse esclusivo di difendere un processo di dialogo nazionale  che ha il compito di  lavorare sulle complesse questioni sociali, tecnologiche ed economiche associate a Internet. Fondamentale, in questo scenario, è il ruolo del Governo italiano - presente con AGID nel Comitato - che avrebbe dovuto proseguire nell'importante azione di stimolo, evitando azioni di controllo del processo.

Dopo aver partecipato attivamente alla pianificazione di ben nove edizioni rispetto alle complessive undici promosse – compresa la tappa torinese di quest’anno – sin dalla costituzione originaria dell’IGF Italia risalente al 2008, restano per noi incomprensibili le ragioni che hanno indotto il Comitato di Programma  a sospendere qualunque tipo di pianificazione preparatoria delle attività, in un primo momento per il periodo delle vacanze estive, e successivamente per “improcrastinabili impegni di lavoro” di singoli membri sino a fine settembre, praticamente a ridosso dell’avvio dei lavori previsti presso il Politecnico di Torino dal 29 al 31 ottobre 2019. Riteniamo che il Comitato di Programma dovrebbe lavorare quotidianamente per permettere al local host l’efficace organizzazione della conferenza, definire quali argomenti trattare tra le varie sessioni, promuovendo costantemente il dialogo fra le parti. Nulla di tutto questo. Anzi, abbiamo l’impressione che esistano ristretti gruppi decisionali preposti a definire tutto il programma, sottoposto a mera ratifica formale dei restanti componenti, fingendo una fittizia apertura ai contributi altrui che non viene mai presa in considerazione. È nostro dovere evidenziare come nessuno sappia come vengano prese concretamente le decisioni, in linea con la tradizione di opacità del Forum di Roma dell’anno passato che, contrariamente alla autocelebrativa narrazione descritta nel Report conclusivo, ha determinato il più basso livello di partecipazione mai registrato in sede di IGF Italia (emblematica la sessione plenaria finale, in cui il numero delle personalità poste a sedere come relatori corrispondeva più o meno al numero dei partecipanti uditori presenti).

Riteniamo altrettanto oscure le dinamiche che governano le iniziative dedicate ai giovani, costituenti una delle principali linee d’intervento che Internet Society Italia persegue con esempi concreti di coerenza, impegno e attiva responsabilità delle generazioni dei nativi digitali. Non ci è chiaro, anzitutto, a che titolo sia prevista la partecipazione di esponenti di “IGF giovani Italia”. Abbiamo appreso con sorpresa l’esistenza di un IGF giovani Italia riconosciuto da IGF globale dal 2018, composto da soli 2 membri dei quali non sembra aversi nessuna conoscenza di azioni, progetti, iniziative svolte nel tempo, conformi alla loro mission di promuovere un dibattito  che sia aperto, trasparente, inclusivo e multi-stakeholder.  Si tratta – ancora una volta – di designazioni “oscure” e autoreferenziali.

Preoccupati per IGF in Italia e più in generale per tutto ciò che sta pericolosamente allontanando il Forum dal raggiungimento della sua missione, riteniamo doveroso denunciare che la fase di definizione dell’evento 2019 è avvenuta in modo poco rispettoso degli stakeholder e della tradizione di  trasparenza ed inclusione che ci aspettavamo. Ci impegneremo a riportare nei binari della coerenza il processo dell’IGF denunciando la nostra preoccupazione nelle opportune sedi di competenza.

Tutto sopra descritto risulta incompatibile con lo spirito e l’identità della nostra associazione, dedita all’impegno, con modalità di trasparenza e di pieno coinvolgimento dal basso nei processi decisionali. 

E’ con grande rammarico che ci troviamo costretti a ritirare i nostri rappresentanti dal Comitato di Programma, pur rinnovando stima, fiducia e collaborazione al Politecnico di Torino (Comitato Organizzativo di IGF Italia 2019, local host), che sta facendo ogni sforzo per garantire la buona riuscita del Forum di fine ottobre.

Lo IGF è un processo in cui crediamo con forza, che rischia di naufragare. Oggi più che mai occorre impegnarsi con decisione, entusiasmo e fiducia. Lo faremo per dare un sostegno ancora più forte alla comunità Internet, agendo con trasparenza e lealtà per il bene e nell’interesse di tutti.

 

Delibera dal Consiglio ai sensi dell’art. 6 dello Statuto, discussa nella riunione del 19 settembre 2019. Il Consiglio e'  composto dal Presidente e da otto Consiglieri. Presidente è  Alessandro Berni, portavoce e rappresentante legale di  ISOC Italia, agisce come liaison con Internet Society International Headquarters. I Consiglieri in carica sono: Laura Abba, Angelo Antonio Alù, Michele Amodeo, Enzo Fogliani, Stefano Giordano, Gabriella Paolini, Pasquale Popolizio e Enzo Puliatti.