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Il quotidiano Svenska Dagbladet ha recentemente pubblicato la sintesi di un dibattito in cui rappresentanti degli Internet Exchange, degli Internet Service Providers e delle forze dell’ordine si confrontavano sul tema del filtro e blocco dei contenuti Internet. 

Uno dei punti chiave emersi nel dibattito è il rischio esplosivo di deriva censoria insito nella pratica del blocco degli indirizzi IP. I partecipanti al dibattito si sono detti convinti della possibilità di approntare strumenti efficaci per combattere la criminalità evitando gli approcci tipici dei regimi repressivi. Per prevenire e ostacolare la trasmissione di contenuti illegali la strada maestra consiste nell’efficace cooperazione tra operatori di comunicazione e forze dell’ordine, secondo criteri di efficacia e sicurezza. La dimensione globale della rete richiede una più forte collaborazione internazionale, bilanciando l’efficacia delle investigazioni con i diritti fondamentali alla privacy ed alla libertà di espressione.

I chapter europei dell’Internet Society stanno elaborando un’analisi delle pratiche di filtraggio nei vari paesi del continente, basandosi su fonti aperte e su contributi nazionali.

Il  capitolo Italiano della Internet Society ha contribuito con un aggiornamento sulle pratiche di filtraggio utilizzate nel nostro paese.

I risultati del lavoro sono disponibili al link http://www.google.com/maps/d/viewer?mid=zfLibljTfiiI.kM_h8CiZYpqg

Riferimenti:

[1] Posizione di Internet Society Italia in merito al filtraggio dei siti di gambling on line

[2] Posizione dii Internt Society Italia sul decreto Urbani

[3] Posizione di Internet Society Italia in merito al decreto contro la pedopornografia 

[4] Posizione di Internt Society Italia in merito all'art. 50-bis del ddl 733

 

Alessandro Berni, membro del Consiglio di Internet Society Italia