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Evento: Internet Governance Forum Rio '07
Data Documento: 14/11/2007
Luogo: Rio de Janeiro

L'assenza di una discussione sulle risorse critiche di Internet durante l'IGF di Atene, era stata fortemente criticata da esponenti di alcuni paesi in via di sviluppo e da quelle organizzazioni che non condividono il modello ICANN, con il risultato che a Rio è stata aggiunta questa tematica.

Tuttavia, data la complessità e molteplicità dei temi che sono propri della gestione delle risorse tecniche della rete Internet, non è stato possibile affrontarli tutti. La discussione ha toccato le problematiche legate alla gestione ed amministrazione del DNS ed indirizzi IP, Root Servers, Standard tecnici, P2P ed interconnessione, infrastrutture, tecnologie convergenti, la transizione al multilinguismo e le questioni della evoluzione di ICANN.

La sessione è iniziata ponendo i seguenti quesiti:

  • Quale sono le sfide che ci dobbiamo aspettare nei prossimi anni?
  • Quale il futuro di ICANN?
  • Quali sono gli sviluppi auspicati che ICANN deve raggiungere?
  • Come avverrà la transizione dal IPv4 al IPv6?

Una delle questioni poste sin dall'inizio della sessione è stata proprio la definizione di risorsa critica. Vint Cerf (uno dei padri fondatori di Internet, oggi Chief Internet Evangelist, Google) ha voluto mettere in evidenza che qualsiasi risorsa necessaria per implementare Internet può diventare critica in qualsiasi momento, ogni aspetto può diventare critico come, per esempio, avere un gruppo di lavoro incaricato di gestire parti di Internet o avere un processo aperto di definizione degli standard.

Per esempio anche l’energia elettrica potrebbe diventare un aspetto critico. Alain Aina (Founder Member, AFNOG Africa Network Operators Group, Togo) ha concordato con Vint Cerf invitando il Forum a parlare anche di queste criticità, in quanto per l'Africa questioni come l'energia elettrica e la stessa infrastruttura di Rete sono attualmente delle risorse critiche. Milton Mueller (Professor and Director of the Telecommunications Network Management Program, Syracuse University, Syracuse N.Y.) ha concordando sull'aspetto critico che coinvolge tutte le risorse come la elettricità e le infrastrutture di comunicazione, ma ha distinto tali aspetti sulla base dell'approccio che necessitano: i problemi di energia elettrica sono di livello locale o regionale mentre le questioni infrastrutturali inerenti la gestione dei domini ed indirizzi IP e le politiche sui Root Servers, necessitano di un coordinamento internazionale.

Dalle prime battute al forum risulta evidente che le problematiche della Internet Governance, causa la loro molteplicità e complessità, non sono ugualmente affrontate. Le criticità di Internet variano a secondo della regione o paese interessato, o a seconda dei punti di vista di ciascun attore. Lesley Cowley (CEO NOMINET, UK) ha spiegato che in Inghilterra non esiste una regolamentazione o legislazione sul settore dell’Internet, il tutto è affidato all’autoregolamentazione del settore privato, e alla collaborazione sotto il principio multi-stakeholder.

Ha poi affermato che c'è molto ancora da fare per favorire una partecipazione delle strutture regionali nell'ambito ICANN; ha chiarito che in Inghilterra le risorse critiche della Rete non costituiscono un argomento particolarmente interessante per gli utenti, i quali sono interessati per lo più alla questione sicurezza. Importante, ha continuato la Lesley, è la evoluzione della internazionalizzazione della gestione del sistema di indirizzi della rete Internet, oggi ancora supervisionato dal governo degli USA (enhanced cooperation).

Per lei non sono necessarie nuove strutture in sostituzione di ICANN. Milton Mueller, al contrario, ha invitato a riflettere sull'importanza delle discussioni sulle risorse critiche, auspicando condivise politiche pubbliche intraprese globalmente. Ha aggiunto che si possono sviluppare nuove istituzioni di carattere privato e pluralistico, e che vi è la necessità di definire ed implementare in modo effettivo il ruolo dei governi. L'aspetto della convergenza e ricostruzione istituzionale è stato affrontato in modo particolare, Mueller vede un processo darwiniano ove le vecchie istituzioni di gestione della Rete saranno sostituite da nuove. Vint Cerf non ha concordato con il parere di Mueller.

Per Vint la convergenza non significa necessariamente la fine delle vecchie strutture, ad esempio ha citato la convergenza della TV ed Internet: l'imperativo darwiniano richiamato da Mueller potrebbe essere applicato alla convergenza delle tecnologie che può portare a meccanismi completamente nuovi. Vint ha chiarito che non ritiene necessario far migrare la struttura di gestione delle risorse critiche della Rete sotto la diretta influenza delle Nazioni Unite, in quanto ICANN in soli 8 anni ha realizzato una struttura stabile che merita certamente di evolversi e svilupparsi.

Per Vint il valore importante del contributo delle Nazioni Unite rimane quello di favorire un dialogo globale attraverso il processo dell’IGF. Lesley Cowley e Raul Echeberria (CEO LACNIC) concordano sul fatto che non sia necessario cambiare le strutture esistenti, ma rinforzarle, implementando la partecipazione, il dialogo ed il coordinamento. Bernard de la Chapelle (Francia Ministero degli Esteri) non vede una convergenza di istituzioni ma una convergenza nelle metodologie. Il protocollo IP ci ha insegnato trasformando ogni tipo di attività TV, telefono, etc.; IP è un protocollo multi-stakeholder e esiste un principio multi-stakeholder che lega ogni tipo di attività a Internet. ICANN ed IGF, ha affermato, costituiscono degli esperimenti ove il principio del “equal footing” rappresenta il risultato più produttivo del processo WSIS.

Vint Cerf ha voluto sottolineare, sin dal principio della sessione, che ICANN è nata come una struttura multistakeholders e che sta sviluppando meccanismi per coinvolgere tutti gli interessati a partecipare nel processo regolatorio e decisionale della gestione del DNS. Precisa che uno dei componenti più importanti di ICANN è il GAC (Governmental Advisory Committee - Vedi il sito del GAC) ed auspica una maggiore partecipazione da parte dei governi in modo che le politiche pubbliche siano indirizzate in modo adeguato; in secondo luogo ha messo in rilevanza il processo di ristrutturazione della At-Large Advisory Committee, che ha il compito di coinvolgere la società civile nella discussione inerente la gestione del DNS. Lesley Cowley su ICANN ha specificato che c'è ancora molto da fare per quello che riguarda le responsabilità verso i propri referenti, specialmente ora che ICANN si muove verso la sua indipendenza dalla supervisione del governo USA.

Una delle questioni poste è stata come prevenire i conflitti relativi ai marchi registrati, dato che WIPO [1] opera solo in seguito alla violazione del diritto. Vint Cerf ha risposto che questa è una tematica che sta acquistando sempre maggiore interesse in prospettiva della diffusione degli IDN ed ha invitato i partecipanti al Forum alla lettura delle nuove politiche inerenti i nomi di dominio di carattere generale (Vedi New gTLD Program). Lesley Cowley, riconoscendo l'importanza del problema, ha risposto che NOMINET - il gestore dei nomi a dominio del ccTLD .UK - ha avuto controversie inerenti solo il 0,01% dei domini registrati su 6.4 milioni di nomi registrati totalmente, e che la maggior parte di questi non riguardano casi sui marchi registrati; pertanto la Cowley ritiene che queste questioni dei marchi debbano essere affrontate a livello nazionale e non globalmente. Milton Mueller ha poi messo in questione la sicurezza e la proprietà dei root server.

Carlos Afonso (Planning Director RITS – Information Network for the Third Sector, Rio de Janeiro) ha affermato che il nocciolo del problema non riguarda esclusivamente il controllo governativo dei root server file, e ha descritto un senario futuro. Dati gli aspetti di stabilità e sicurezza che ICANN garantisce in quanto il tutto funziona, non è necessaria una nuova struttura ma, al più presto, la revisione delle procedure di indipendenza dal governo americano. Le procedure decisionali potrebbero essere affidate al GNSO (Generic Names Supporting Organization di ICANN: ) ed al ccNSO (Country Code Names Supporting Organisation di ICANN), trasformandole in due strutture istituzionali indipendenti.

La NRO [2] dovrebbe assumere i compiti di IANA [3]. Per cui, per Carlos, ICANN diventerebbe l'organizzazione coordinatrice di tutte queste strutture. Vint Cerf ha specificato che il processo decisionale in ICANN è largamente strutturato dal basso verso l'alto; ICANN non entra nella proposta di nuovi nomi di dominio e il governo americano non ha mai rigettato alcuna raccomandazione di ICANN. Il GAC, ha continuato Vint, esiste proprio per gestire gli aspetti delle politiche pubbliche inerenti le operazioni di ICANN. Milton Mueller sostiene che il GAC è un modello sbagliato in quanto i governi dovrebbero stare fuori da ICANN agendo dall’esterno come controllori per bilanciare gli interessi. Portare i governi dentro ICANN riprodurrebbe tutti i conflitti geopolitici esistenti.

Mueller ha sostenuto che i governi hanno, di fatto, un enorme potere informale in grado di pilotare Il processo decisionale di ICANN. Robert Kahn (uno dei padri fondatori di Internet, oggi Presidente della Corporation for National Research Initiatives, Virginia USA) ha sostenuto che, insieme a Vint Cerf, ha lavorato per 20 anni per mantenere il governo americano lontano dalla gestione di Internet, e che Internet funziona per opera del settore privato e la collaborazione complessiva di tutte le parti coinvolte. Si è poi meravigliato del tempo speso a discutere sulla tematica di ICANN, quando ICANN è uno dei tanti processi presenti in Internet dei quali si auspica un'evoluzione. L'aspetto veramente critico della rete Internet è rappresentato dagli indirizzi IP che consentono il traffico dei dati; meno critico il DNS che rappresenta solo una convenzione adottata per facilitare, in modo semantico, l'utilizzo dei numeri IP, difficili da ricordarsi.

Come esempio di altro processo simile ha citato il Digital Object Identifier e la relativa fondazione DOI, che gestisce un sistema per le case editrici con milioni di nomi DOI registrati dalle diverse Registration Agencies, che sono state attivate nei vari paesi del mondo. DOI svolge una funzione simile ad ICANN. Khan ha quindi voluto affermare che esistono soluzioni tecnologiche alternative - come lo HANDLE System, con il quale DOI mantiene circa 30 milioni di oggetti - gestiti in modo completamente autonomo ed indipendente dal DNS e da ICANN. Ha concluso il suo discorso affermando che il futuro reale di Internet sarà determinato dalla capacità di innovarsi; il DOI ne è un esempio.

Un'altra questione che si è discussa durante la sessione ha riguardato l’urgenza della migrazione verso il protocollo IPv6. Vint Cerf ha avvertito che entro il 2010 si prevede l'esaurimento dei blocchi degli indirizzi IPv4. Vint ha sottolineato l'importanza della migrazione verso l'IPv6 ed invitato i governi allo sviluppo di politiche che incoraggino la sua realizzazione. Per Vint la condizione necessaria per accelerare l'adozione dell'IPv6 è che si crei la domanda, per cui è molto importante porre agli Internet Service Provider i seguenti quesiti: ho bisogno di erogare i miei contenuti su Ipv6, che cosa potete fare per me? che genere di accesso potete fornirmi? qual è l'audience che potrei avere? come posso accedere al resto di Internet?

Per Vint Cerf è molto importante persuadere gli ISP secondo il concetto: “C’è bisogno di IPv6 ora come di IPv4”. Per Milton Mueller è allarmante l'incompatibilità tra i due protocolli e gli alti costi della transizione; è questo uno dei problemi delle risorse critiche che implicano politiche pubbliche globali.

Un altro problema da risolvere è quello della cessione dei domini da parte di chi non ne ha più bisogno: occorre individuare meccanismi che regolino queste posizioni. Un'altra questione che si è discussa, ma con una minore intensità rispetto a quanto avvenne al precedente forum di Atene, ha interessato i nomi di dominio internazionalizzati. Vint Cerf ha dichiarato che ci sono stati sviluppi significativi durante le sperimentazione dell'uso di caratteri latini, e che verso la metà dell'anno 2008 sarà avviata la fase di richiesta di proposte da parte di ICANN. Sulla questione del coordinamento tecnico e la gestione del sistema di indirizzamento di Internet Milton Mueller ha avvertito che gli IDN comporteranno ulteriori interventi sulla gestione globale dei contenuti on line. Recentemente (febbraio 2008) Mueller è ritornato sull’argomento [4] nel documento sottoposto al DoC (Dipartimento del Commercio USA) e preparato dall’Internet Governance Project [5] per commentare la revisione a medio termine dell'accordo fra ICANN e il DoC stesso.

Una delle questioni importanti affrontate sin dall'inizio della sessione ha riguardato la creazione di competenze; in merito Vint Cerf ha chiarito che questo e un aspetto fondamentale necessario per promuovere politiche innovative sull'accesso, per aumentare la diffusione della Rete ed il suo uso ai prossimi nuovi utenti. Alain Aina ha messo in evidenza l'operato di Afrinic che ha consentito la diffusione di Internet in Africa attraverso un modello di coinvolgimento graduale dei governi, di sensibilizzazione della societa civile e di addestramento alla gestione e alla governance delle risorse critiche della Rete.

Peter Dengate Thrush, neoeletto Chairman del Board di ICANN, ha affermato che la nuova "leadership" di ICANN conferma l'apertura al dialogo e sostiene con continuita rispetto al passato un processo guidato dal settore privato, auto regolamentato, secondo il principio bottom up. Ritenendo molto importante il contributo governativo, l'intenzione e di rafforzare il processo del GAC dentro ICANN. Tutte le istituzioni di ICANN sono costruite dal basso; finche i governi del mondo continueranno a far parte del GAC si agira in modo che tale modello funzioni. Per quello che riguarda la convergenza con ITU [6], Thrush, chairman del Board di ICANN, ha dichiarato l'intenzione di collaborare strettamente anche con tutte le organizzazioni coinvolte nell'arena di Internet.

Per quello che riguarda il multilinguismo, Thrush ha detto che ICANN e estremamente favorevole e che all'ultima riunione di Los Angeles in molti hanno avuto l'opportunita di parlare nella propria lingua. Juan Ferna.ndez Gonza.lez (MIC, Cuba) ha voluto chiarire che non tutto in Internet procede nel modo auspicato, in quanto in pratica Internet ricalca la nostra societa, ove i poveri nel mondo sono anche poveri nell'accesso in Rete; i costi dell'accesso si sono evoluti secondo un modello non egualitario, i paesi poveri devono sostenere gli alti costi di connessione. Proprio per questo e necessario un intervento pubblico ed una strategia di sviluppo.

Quale è il miglior modo per ottenere innovazione in Internet? Per Robert Kahn non esiste un unico modello che può fornire una soluzione a tutti i problemi ma è certo che ogni sistema che necessita decisioni deve avere meccanismi chiari che consentono la loro formulazione. Il modello ICANN, allo stato attuale delle cose, non soddisfa pienamente lo spirito democratico secondo il quale dovrebbe operare, ma è chiaro a tutti che si tratta di un esperimento avviato con successo e che merita essere sviluppato fino a farlo diventare un modello ideale di collaborazione internazionale. Dopo Rio, sulla problematica delle risorse critiche di Internet, ISOC ITALIA ha partecipato alla richiesta di commenti del governo americano sulla revisione a medio termine del Joint Project Agreement tra ICANN e il DoC con un documento – a cura di Stefano Trumpy - che è stato pubblicato il 07 febbraio 2008 nel quale si esprime un parere positivo sullo svolgimento delle attività di ICANN e si appoggia la richiesta di interruzione del JPA.

Sullo stesso argomento riportiamo una comunicazioni al Forum di ISOC ITALIA. «Non mi sorprende che ci sia una certa riluttanza a rispondere alle dettagliatissime 10 domande del Dipartimento del Commercio USA; quelle domande richiedono in effetti una conoscenza della realtà di ICANN di un certo dettaglio. Ai meeting di ICANN che sono frequentati da una media di circa 800 persone, le presenze italiane si contano in genere sulle dita di una mano ed al più è necessaria la seconda. Allora, anziché aspettare vostri input, vi riassumo qui il mio parere per sommi capi. ICANN fu concepita nel 98 e cominciò a funzionare nell’anno successivo; il principio era di passare al settore privato la gestione del nocciolo (core) di Internet e cioè il sistema di indirizzamento di Internet che mantiene la unicità della “rete di reti”. Il governo USA non controllava direttamente il servizio IANA prima di ICANN ma comunque lo finanziava e lo monitorava dato che tra i domini di tipo generale esistenti ci stanno il .gov, .mil, .edu che sono ancora di interesse esclusivo del governo USA.

Quello che si intendeva raggiungere era quindi:

  • un sistema di gestione degli indirizzi autofinanziato;
  • una gestione con criteri internazional;
  • una organizzazione con base in California, dove operava IANA, gestita dal settore privato ma con una partecipazione governativa attraverso il GAC;
  • mantenere una supervisione del governo USA solo in via temporanea e poi staccare la spina.

L’ultimo punto della lista di sopra è quello sul quale si sono levate critiche ed acceso l’interesse di vari governi di entrare a controllare l’Internet. In sostanza il problema vero era ed è quello di liberarsi di un solo governo mentre un certo numero di stati, sopratutto paesi in via di sviluppo ma non solo, puntavano a porre l’Internet sotto il controllo di una moltitudine di stati, per esempio sotto le Nazioni Unite ed ITU in particolare. Le dispute su questo aspetto si sono accentuate in occasione dei WSIS (World Summit on Information Society); in sostanza c’è un pensiero prevalente nei paesi sviluppati, e non solo, che rifiuta l’ipotesi ITU ma il fuoco continua ad essere acceso sotto la cenere. Nel 2006 il governo USA ha stipulato un legame con ICANN molto più soft dei precedenti ed ha accentuato la direzione del disimpegno. Il Dipartimento del Commercio USA, attraverso NTIA imposta una azione di trasparenza notevole facendo una consultazione pubblica su quanto ICANN sta andando nella direzione giusta per assicurare una continuazione e stabilità del sistema di indirizzi di Internet. Il tutto è legato allo sviluppo degli standard su tutti gli aspetti tecnici di Internet prodotti dallo IETF (Internet Engineering Task Force) e dagli sviluppi tecnologici prodotti dal mercato. Vi posso assicurare che il nostro governo è favorevole al modello ICANN ed all’avanzamento del processo di internazionalizzazione della gestione del DNS con criteri privatistici; i governi dovrebbero intervenire soltanto se il settore privato dimostrasse di non essere in grado di assicurare la continuità e lo sviluppo ordinato della Rete. La notizia dell’ultimo momento è che Board di ICANN due giorni fa ha inviato il proprio contributo alla consultazione pubblica ed ha in pratica sostenuto che tutti gli obbiettivi richiesti dal JPA sono stati raggiunti in modo più che soddisfacente e quindi si suggerisce al governo USA di anticipare il termine previsto di durata del JPA, facendolo terminare in occasione del mid term review del prossimo marzo. Viene detto anche espressamente che le relazioni con i governi verranno tenute attraverso il GAC (Governmental Advisory Committee) ed il governo USA da qui in avanti sarà uno dei partecipanti al GAC. Questo fatto realizzerebbe in sostanza uno dei principali punti sostenuti durante il WSIS dove è stato ripetuto più volte che i governi dovrebbero partecipare alla gestione del DNS “on equal footing” e cioè su base paritaria. Come membro del GAC per l’Italia vi confesso che questa uscita mi ha sorpreso in modo positivo ed il GAC certamente la appoggerà. Sulla home page di ICANN si trovano l’annuncio della risposta di ICANN ed i documenti allegati. Il più interessante è la lettera inviata da Dengate Thrush (Chairman del Board di ICANN) a Suzanne Sene che è la rappresentante di NTIA/DoC ed anche membro del GAC. L’altro allegato contiene una dettagliatissima risposta ai 10 punti previsti nel JPA.

Non ritengo qui di andare nel dettaglio delle risposte ai 10 punti ed esprimo solo le seguenti osservazioni di natura generale: - La internazionalizzazione della gestione del DNS e sistema dei root server non può che essere un processo che durerà nel tempo; - ICANN certamente non è perfetta ma ha compiuto passi molto significativi nella direzione auspicata; solo per fare un esempio, la sicurezza e stabilità del sistema è un aspetto che sarà sempre suscettibile di miglioramenti e così per quanto riguarda la trasparenza, il coinvolgimento dei vari attori interessati, etc. - Anche il profilo organizzativo della “corporation” dovrebbe evolvere e assumere carattere di ente privato internazionale, non più soggetto alle leggi dello stato della California; - Il modello di finanziamento e la dipendenza da alcuni grossi provider dovrebbe essere rivisto e diventare più maturo; su questo punto ed il precedente c’è uno specifico comitato del Presidente che sta studiando le soluzioni più appropriate. In sostanza, vista la uscita recente del Board di ICANN, il nostro parere, a mio avviso, dovrebbe essere positivo sul modello ICANN e sugli obiettivi raggiunti sin qui, in modo da incoraggiare il termine del JPA. In aggiunta si potrebbero esprimere alcuni suggerimenti su come ICANN dovrebbe progredire, una volta esaurito il monitoraggio da parte del governo USA.» [Stefano Trumpy, Gennaio 2008].

Note:

1. World Intellectual Property Organization si occupa dal 1970 dei problemi della proprietà intellettuale nel mondo, assicurando la cooperazione amministrativa tra le organizzazioni già presenti nel settore, partecipando ad accordi, fornendo assistenza tecnica e legale agli stati, etc.. È una organizzazione internazionale che opera come agenzia speciale delle Nazioni Unite, deputata all'amministrazione dei trattati internazionali in materia di proprietà intellettuale e ad assistere i governi, le organizzazioni ed il settore privato nell'affrontare le problematiche legate alla Proprietà Intellettuale. Tuttavia WIPO non si è avocata direttamente il potere di comporre le dispute che si presentano nell'ambito di questi trattati. Ciò nonostante il "WIPO Arbitration and Mediation Center" è diventato il più grande ed accreditato centro per la risoluzione delle dispute "Dispute Resolution Service Provider - DRSP" su scala mondiale e risolve anche le dispute sui nomi a dominio secondo le regole fissate da ICANN. (^)

.2 Number Resources Organization creata dai "RIRs - Regional Internet Registries" per formalizzare i loro sforzi cooperativi, NRO è nata per gestire l'insieme delle risorse IP non ancora assegnate del "Number Resource pool", per promuovere il processo bottom-up dello sviluppo delle policy e per fungere da punto di raccolta per i suggerimenti della comunità Internet, all'interno del sistema dei RIRs. NRO opera anche come Address Supporting Organization di ICANN. (^)

3. Internet Assigned Numbers Authority è l'autorità originariamente responsabile della supervisione sull'assegnazione degli indirizzi IP, del coordinamento dell'assegnazione dei parametri di protocollo previsti dagli standard tecnici di Internet, dell'amministrazione del DNS, ivi compresa la delegazione dei domini di primo livello, ed anche la supervisione sul sistema dei "root name server". Sotto il controllo di ICANN, lo IANA continua a distribuire gli indirizzi ai RIR, coordinarsi con IETF ed altri per assegnare i parametri di protocollo e sorvegliare sull'operatività del DNS. (^)

4. Leggi i commenti di M.L. Mueller sulla revisione a medio termine del JPA. (^)

5. Internet Governance Project è un consorzio interdisciplinare di accademici con esperienze teoriche e pratiche di politica internazionale, di politica di Internet e di tecnologie della comunicazione e delle informazioni. L'IGP sta conducendo alcune ricerche e pubblicando le relative analisi sull'Internet Governance. Parte del lavoro è volto a contribuire al processo dello IGF, al gruppo di lavoro delle Nazioni Unite sull'Internet Governance ed a tutti i relativi dibattiti a livello internazionale, regionale e nazionale. (^)

6. International Telecommunication Union è un’organizzazione internazionale all’interno dello United Nations System in seno alla quale i settori pubblico e privato collaborano per lo sviluppo delle telecomunicazioni. Fondata nel 1985 è la più vecchia agenzia delle Nazioni Unite nel settore delle telecomunicazioni. Da tempo lo ITU si occupa anche dei problemi relativi ad Internet ed in particolare alla convergenza dei media. ITU partecipa alle attività di standardizzazione e si coordina anche con IETF. In certi campi vi è sovrapposizione di competenze tra ITU ed ICANN; ITU rappresenta un’organizzazione intergovernativa mentre ICANN è un’organizzazione privata gestita con criteri internazionali. I riferimenti delle attività di ITU relative alla gestione di Internet si trovano all’indirizzo: http://www.itu.int/osg/spu/intgov/ (^)

La trascrizione della sessione plenaria in lingua inglese

fonte: Internet Governance Forum Rio 2007, di L. Abba e C. N. Cosmatos

Quaderno dell'Internet Italiano "Verso la costituzione dell'Internet Governance Forum Italia"

Autori: Laura Abba, Carlo Cosmatos
Intervento: Sessione Plenaria: Critical Internet Resources
Moderatore: Moderatore: Ulisse Gosset, France
Presidente: Plinio Aguiar ANATEL - Internet Steering Committee Brazil