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Data Documento: 12/06/2006

Presidente di Società Internet, sezione italiana di Internet Society (isoc.org)Rappresentante del governo italiano nel Governmental Advisory Committee di ICANN

Il Dipartimento del Commercio US National Telecommunications and Information Administration il 23 maggio ha annunciato un Public Meeting sul tema:

la prosecuzione della transizione verso il coordinamento tecnico e la gestione del sistema di indirizzamento di internet”, che si svolgerà il 26 luglio 2006 a Washington.

I commenti che seguono esprimono il risultato di una riflessione avvenuta nel forum di discussione di ISOC.IT sul tema del futuro della Internet governance e di ICANN in particolare. Nell’inviare questa nota al Dipartimento per l’Innovazione e le Tecnologie della Presidenza del Consiglio si intende fornire un piccolo esempio di consultazione pubblica sui temi della Internet governance; tale esempio potrebbe essere a nostro avviso esteso e promosso su più ampia scala dal DIT in vista di eventi internazionali di assoluto rilievo quale il Forum on Internet governance che si terrà ad Atene alla fine del prossimo ottobre.

Per comodità di esposizione si segue in queste note le voci rilevanti dell’indice del documento originale.

Summary

Il tema della consultazione pubblica è: “la continuazione della transizione del cooordinamento tecnico e gestionale del sistema DNS di Internet da parte del settore privato”. Si fa notare che non viene smentito dal NTIA l’intento iniziale del 1988 lanciato dalla coppia Clinton – Gore attraverso il “libro bianco” che precedette la costituzione di ICANN; neppure viene smentita la dichiarazione fatta da Gallagher del NTIA nel giugno dello scorso anno che tanto fece accendere commenti negativi da parte di coloro che non vedono favorevolmente alcun ruolo di supervisione da parte del governo degli US. Si veda per il documento la URL: http://www.ntia.doc.gov/ntiahome/domainname/USDNSprinciples_06302005.htm.

Per un commento a caldo dell’autore di queste note sul documento, si veda il quaderno "Futuro della gestione internazionale di Internet".

Adesso il governo US non rinnega nessuna delle due posizioni (quella del 1998 e quella del 2005 e cerca una linea di discussione che riconcili le due, parlando di una fase di transizione. Dopo la dichiarazione dello scorso giungo, si è tenuto il summit di Tunisi del WSIS nel quale si è definito il processo della così detta “enhanced cooperation” che dovrebbe appunto definire questa transizione della gestione verso il settore privato. A questa discussione ha partecipato attivamente anche la nostra “casa madre” isoc.org.

Dates

È stato dato un tempo di circa 40 giorni per ricevere commenti scritti da inviare a NTIA con scadenza 7 luglio prossimo; la riunione pubblica si terrà il 26 luglio a Washington. Una nota personale: certamente è da apprezzare la iniziativa di una consultazione pubblica su di un tema così delicato su cui si sono cimentati governi, organizzazioni e privati cittadini in tutto il mondo; lo scopo della iniziativa è chiaramente di poter dimostrare che si è dato spazio a tutte le voci prima di prendere una qualunque decisione circa il seguito dell’attuale MoU tra NTIA/DOC ed ICANN che avverrà alla fine del prossimo settembre. I critici diranno che questa è solo una “foglia di fico” per dare una impressione di democrazia e poi il governo US prenderà una decisione che probabilmente ha preso già oggi; la realtà è che conterà anche il Stato della discussione nel FORUM di isoc.it al 12 giugno 2006 pag. 3 di 10 tipo di accordo che verrà stabilito tra il DOC ed ICANN che potrà avere una forma molto più leggera di quello attualmente in vigore.

Addresses and Further Information Contact

Queste sono tecnicalità comunque interessanti; si noti che per il meeting del 26 luglio il tempo allocato per il meeting pubblico sarà di tre ore; questo significa che la parte preponderante della consultazione sarà costituita dai documenti scritti ricevuti entro la data fissata del 7 luglio.

Supplementary information – Background

Sono molto utili per avere la cronistoria e dettagli di tutta la faccenda. Si specifica come è nato ICANN e che compiti ha svolto; si mette anche in evidenza lo scopo di garanzia che il governo US ha svolto per assicurare la sicurezza e la stabilità di Internet, a beneficio della comunità globale.

Request for Comment

Seguono le domande alle quali gli interessati a discutere la faccenda sono invitati a rispondere. Di seguito è riportato il testo di ciascuna domanda ed il risultato della discussione avvenuta in lista forum@isoc.it al meglio della interpretazione dell’autore di queste note, alla data del 12 giugno 2006.

Domanda 1

The DNS White Paper articulated principles (i.e., stability; competition; private, bottom-up coordination and representation) necessary for guiding the transition to private sector management of the Internet DNS. Are these principles still relevant? Should additional principles be considered in light of: the advance in Internet technology; the expanded global reach of the Internet; the experience gained over the eight years since the Department of Commerce issued the DNS White Paper; and the international dialogue, including the discussions related to Internet governance at the United Nations World Summit on the Information Society (WSIS)? Commenti: Stato della discussione nel FORUM di isoc.it al 12 giugno 2006 pag. 4 di 10 I principi citati sono ancora validi e tutti rilevanti; nel documento conclusivo di Tunisi, chiamato Tunis Agenda, abbondano espressioni che potrebbero allungare il brodo dei principi citati ma la sostanza rimane esattamente quella. La vera domanda qui è se la gestione del DNS debba essere affidata al settore privato e che ruolo dovrebbero giocare i governi dopo che gli US avranno fatto un passo indietro. Il punto nodale, nella ipotesi di cui sopra, è se le raccomandazioni dei governi ai gestori dell'Internet debbano essere considerate vincolanti/obbligatorie oppure no. Le opinioni dei governi, anche in Europa, differiscono; sin qui il governo italiano ha sostenuto la posizione che i governi non dovrebbero porre vincoli ai gestori del settore privato ma piuttosto dare delle raccomandazioni su questioni di “public policy”; i sostenitori delle raccomandazioni vincolanti non sono in grado di indicare meccanismi credibili di come imporle, a meno di non dare tutto in mano ad una organizzazione di natura intergovernativa come lo ITU. Il processo di chiarificazione di tutto questo non potrà essere breve.

In questo momento si possono solo fare delle previsioni ragionevoli di ciò che potrebbe accadere nel prossimo futuro:

  • alla scadenza del MoU con ICANN, il governo US lo rinnoverà in forma più soft ma continuerà a mantenere la supervisione, in particolare del root server system che comunque non è gestito da ICANN altro che per gli aspetti della sicurezza e degli standard funzionali;
  • la gestione di natura internazionale da parte di ICANN per quanto riguarda il sistema di indirizzamento di Internet verrà portata avanti ed il ruolo del GAC verrà potenziato nel senso che le sue raccomandazioni verranno trattate con particolare attenzione dal Board; questo succede già oggi ma è in atto un processo per rendere più efficace la interazione tra il GAC ed il Board; il GAC continua ad essere favorevole ad una situazione nella quale le raccomandazioni del GAC non sono formalmente vincolanti ma di fatto e' come se lo fossero; niente diritto di veto, niente voti pesati nel Board ma autorevolezza, data dalla fonte governativa; Stato della discussione nel FORUM di isoc.it al 12 giugno 2006 pag. 5 di 10
  • anche al di fuori di ICANN, l'argomento relativo al ruolo dei governi nella determinazione delle questioni di "public policy" è e resterà caldo, anche favorito dalla attivazione del Forum per la Internet Governance; nel forum si discuteranno problemi della Internet Governance che sono estranei allo scopo di ICANN quali spam, libertà di espressione, proprietà intellettuale, net neutrality, protezione della privacy, sicurezza della rete e repressione/prevenzione del “crimine informatico, etc.
  • anche senza guardare allo scenario globale, il parere dei governi nei confronti dell'Internet è molto vario; si va dai governi che intendono esercitare un controllo dell'Internet, almeno a livello nazionale, e quelli che vedono nel settore privato il motore dello sviluppo ed il ruolo di gestore (posizione italiana alla quale isoc.it si associa). Il dibattito su queste visioni della rete continuerà per parecchio tempo fintanto che i governi tutti si renderanno conto che e’ illusorio controllare questo strumento.

Domanda 2

The DNS White Paper articulated a number of actions that should be taken in order for the U.S. Government to transition its Internet DNS technical coordination and management responsibilities to the private sector. These actions appear in the MOU as a series of core tasks and milestones. Has ICANN achieved sufficient progress in its tasks, as agreed in the MOU, for the transition to take place by September 30, 2006?

Commenti:

Per rispondere a questa domanda bisogna conoscere bene ICANN; Stefano Trumpy è tra questi, avendo partecipato sin dall’inizio alla vita della associazione; parimenti Vittorio Bertola di ISOC.IT ha partecipato sin dai primi tempi come rappresentante della così detta “at large memberschip”di cui è stato per qualche tempo chairman. Il Board di ICANN ha fatto quanto possibile per rispettare tutti gli impegni che erano previsti nel MoU; taluni di questi hanno natura generica come quello di stabilire accordi inclusivi con tutti gli stakeholder Stato della discussione nel FORUM di isoc.it al 12 giugno 2006 pag. 6 di 10 interessati. Nel caso per esempio dei ccTLD, ICANN non è ancora riuscito a stabilire un rapporto organico che li rappresenta tutti e gli europei sono stati tra quelli che hanno fatto maggiori problemi. Analogamente si è fatto molto per inserire le nazioni in via di sviluppo tra gli organismi consultivi e decisionali di ICANN ma c’è ancora della strada da fare. L’opinione dei due rappresentanti sopra citati è che il bicchiere è più che mezzo pieno ma ci saranno quelli che diranno che è mezzo vuoto, tendente al quasi vuoto. A nostro avviso, il MoU verrà rinnovato in forma più soft di quello attuale e questo dovrebbe dimostrare una tendenza ad un progressivo disimpegno del governo US. Il vero problema non è quello di sostituire il ruolo attualmente svolto dal governo (US) con una moltitudine di governi (per esempio attraverso UN/ITU) ma è quello che un solo governo faccia un passo indietro (o una serie di piccoli passi); i governi dovrebbero starsene dietro le quinte e dare degli indirizzi nel settore della public policy senza pretendere di coordinare /supervisionare. Una precisazione aggiuntiva riguarda il ruolo del GAC; questo è un comitato consultivo che esprime consigli che il Board ha facoltà di ascoltare o meno; è comunque vero che il Board di ICANN (che è una compagnia privata senza fini di lucro basata in California) considera le indicazioni del GAC molto importanti al fine di evitare problemi con le leggi nazionali e gli accordi internazionali. L’attuale assetto sociale di ICANN è legato ad una continuità storica dato che il servizio fondamentale di ICANN che si chiama IANA (vecchio acronimo che sta per Internet Assigned Numbers Authority) era basato in California al momento della costituzione di ICANN. ICANN di fatto viene gestita con criteri internazionali ma resta comunque soggetta alle leggi della California. Questo stato di fatto potrà essere cambiato in tempi non saranno comunque brevi. Per alcuni governi tradizionalmente anti-US lo stato di fatto attuale viene ritenuto inaccettabile e quindi il ruolo di ICANN viene visto con diversi gradi di ostilità; a nostro avviso questo preconcetto è dannoso e fuorviante rispetto alla sostanza della faccenda.

Domanda 3

Are these core tasks and milestones still relevant to facilitate this transition and meet Stato della discussione nel FORUM di isoc.it al 12 giugno 2006 pag. 7 di 10 the goals outlined in the DNS White Paper and the U.S. Principles on the Internet’s Domain Name and Addressing System? Should new or revised tasks/methods be considered in order for the transition to occur? And on what time frame and by what method should a transition occur?

Commenti:

Per lo scopo indicato si deve pensare all’evoluzione del GAC attuale che possa diventare il consesso che assume il ruolo che sin qui ha svolto il governo US purchè, come si diceva, esercitato in maniera molto più leggera rispetto a quella attuale. Formalmente il DOC ancora oggi deve approvare tutte le decisioni che comportano un cambiamento del “root zone file” e questo, in prospettiva, deve sparire. Non è mai successo che il DOC abbia rigettato una decisione di ICANN ma il solo fatto che può ancora farlo sta di traverso a molti. Noi (governo italiano) sosteniamo che, sin tanto che non ci sarà un metodo alternativo valido, gli US, che hanno inventato e realizzato l’Internet, danno la migliore garanzia della sua stabilità. Per questo, il processo di internazionalizzazione della gestione dell’Internet deve avvenire per passi progressivi, evitando le derive di governi che vorrebbero controllare l’Internet. All’ultima parte della domanda la raccomandazione è: evitiamo una supervisione di ITU, Nazioni Unite e simili; convinciamo gli US a fare passi indietro e potenziamo il GAC attuale. L’Europa, pur con sostanziali divergenze di opinione su questo tema, ha la possibilità, se riuscirà a marciare unita, di favorire la transizione di cui qui si parla.

Domanda 4

The DNS White Paper listed several key stakeholder groups whose meaningful participation is necessary for effective technical coordination and management of the Internet DNS. Are all of these groups involved effectively in the ICANN process? If not, how could their involvement be improved? Are there key stakeholder groups not listed in the DNS White Paper, such as those with expertise in the area of Internet security or infrastructure technologies, that could provide valuable input into the technical coordination and management of the Internet DNS? If so, how could their Stato della discussione nel FORUM di isoc.it al 12 giugno 2006 pag. 8 di 10 involvement be facilitated?

Commenti:

Questa domanda è relativa alla inclusività dei gruppi interessati alla gestione del DNS ed ha impatto sul modello di finanziamento di ICANN che oggi ha un budget annuale di 24 milioni di dollari, in crescita. I problemi quindi sono connessi a chi paga il conto di ICANN che deve anche assicurare le azioni a favore dei paesi in via di sviluppo, che deve implementare la diversità geografica dello staff, del Board, dei gruppi consultivi, etc. La maggior parte dei finanziamenti ICANN li attinge dai gTLD; i ccTLD contribuiscono solo con il 4% del budget e non sono disponibili a dare di più; lo stesso vale per i registri dei numeri IP. Coinvolgere quindi altri attori ? se questi saranno disponibili a fornire ulteriori fondi, la risposta è sì; altrimenti è meglio di no perchè questi contribuirebbero solo ad aumentare ulteriormente i costi e quindi ad alzare il conto degli attuali contributori i quali potrebbero non essere d’accordo. ICANN è una società privata che deve far quadrare i propri bilanci; pertanto deve incrementare la propria visibilità e ruolo riconosciuto, in modo da attirare maggiori finanziamenti ed estendere il campo delle proprie azioni, senza comunque invadere il campo di altre organizzazioni che fanno bene il loro lavoro.

Domanda 5

The DNS White Paper listed principles and mechanisms for technical coordination and management of the Internet DNS to encourage meaningful participation and representation of key stakeholders. ICANN, in conjunction with many of these key stakeholders, has created various supporting organizations and committees to facilitate stakeholder participation in ICANN processes. Is participation in these organizations meeting the needs of key stakeholders and the Internet community? Are there ways to improve or expand participation in these organizations and committees?

Commenti:

Stato della discussione nel FORUM di isoc.it al 12 giugno 2006 pag. 9 di 10 Le Supporting Organizations oggi sono 3: IP regional registries, country codes and general TLD registries; nel caso dei gTLD, di fatto ICANN svolge la funzione di ente regolatore e quindi i registri sono obbligati a seguire le richieste di ICANN; le altre due categorie hanno rivendicato una indipendenza operativa molto maggiore e danno contributi finanziari quasi marginali; nella sostanza il modello funziona e non è facile pensare a modelli che potrebbero essere più efficaci; la Supporting Organization dei country codes è comunque quella che ha registrato minori adesioni; delle azioni per incrementare la adesione sono in corso.

Domanda 6

What methods and/or processes should be considered to encourage greater efficiency and responsiveness to governments and ccTLD managers in processing root management requests to address public policy and sovereignty concerns? Please keep in mind the need to preserve the security and stability of the Internet DNS and the goal of decision-making at the local level. Are there new technology tools available that could improve this process, such as automation of request processing?

Commenti:

Qui abbiamo una opinione precisa: si deve evitare che ogni variazione che riguarda i record relativi ai country code (ccTLD) nello IANA data base, ed a maggior ragione le ridelegazioni, debba ricevere l’assenso finale dal goverso US, come è ancora il caso. È vero che il governo US non ha mai interferito con le decisioni di ICANN in proposito ma anche nel summit di Tunisi è stato stabilito che i country code sono questione nazionale e che devono essere decise localmente. Su questo punto il DOC deve fare sollecitamente un passo indietro. ICANN continui ad occuparsi delle questioni tecniche ed operative minime che assicurino la continuità e non altro. Su questo si pensa che un accordo con i registri potrebbe essere raggiunto, purchè qualcosa si muova rispetto alla situazione attuale.

Domanda 7

Many public and private organizations have various roles and responsibilities related Stato della discussione nel FORUM di isoc.it al 12 giugno 2006 pag. 10 di 10 to the Internet DNS, and more broadly, to Internet governance. How can information exchange, collaboration and enhanced cooperation among these organizations be achieved as called for by the WSIS.

Commenti:

Non è solo ICANN coinvolta sui temi della Internet governance ma c’e’ anche ISOC con i propri chapter, IETF, OECD, il W3C ed altre organizzazioni che potranno contribuire al processo di “enhanced cooperation” per la Internet governance; lo scambio di informazioni ed una maggiore sinergia con le organizzazioni di natura intergovernativa potrà garantire un reale progresso per la transizione di cui qui si parla. Questo scopo potrà essere raggiunto anche attraverso lo Internet Governance Forum che durerà 5 anni ed inizierà quest’anno con un meeting ad Atene che si terrà alla fine di ottobre. Ad oggi è nostra impressione che le organizzazioni citate hanno lavorato troppo a compartimenti stagni. Il processo per incrementare al sinergia sarà lungo e dovrà essere condotto con costanza e determinazione da parte di tutte le parti coinvolte; questo processo sarà favorito da una azione combinata sia “bottom up” che “top down”. Se prendiamo l'esempio di come combattere lo spam, vediamo che per l'aspetto degli standard se ne occupa IETF, per le questioni operative se ne occupa lo ITU ed anche lo OECD, oltre a varie organizzazioni per la sicurezza come l'ENISA europea; il problema è che queste organizzazioni non si coordinano abbastanza e tendono a marciare per conto proprio.

Public Meeting

In questo meeting del prossimo 26 luglio si farà la discussione pubblica sui contributi scritti acquisiti ed, in seguito a questo, il governo US deciderà quale seguito dare agli attuali accordi con ICANN che restano comunque l’aspetto più critico della internazionalizzazione della gestione dell’Internet.

Autori: Stefano Trumpy
Intervento: Stato della discussione nel forum di isoc.it Società Internet
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