In Italia, sia la gestione nazionale del governo della rete che la partecipazione nazionale ai processi internazionali sono ad un livello di sviluppo molto inferiore rispetto ad altre nazioni, spesso legate ad iniziative personali ed estemporanee di singole persone e singole entità, invece che a un processo strutturato e sistematico.
Per questi motivi riteniamo utile pubblicare la nostra posizione sul futuro della Internet Governance in Italia.
La Internet Governance
Internet è una piattaforma fondamentale per l’innovazione; per questo è importante garantire la sua libertà, orientando il suo sviluppo tecnico in una direzione che garantisca integrazione globale, libertà di mercato ed equa concorrenza, difesa dei diritti delle persone, e in generale opportunità culturali, economiche, sociali per tutti gli italiani.
Per questo scopo, sin dagli anni ’80 si sono progressivamente sviluppate istituzioni globali di vario genere, inizialmente di standardizzazione tecnica (IETF), poi di gestione delle policy sulle risorse (ICANN), infine di discussione generale sul futuro della rete (IGF). Nell’ambito di questo processo, è stato sviluppato e generalmente accolto come fondamentale il cosiddetto “modello multi-stakeholder”, che realizza il governo dello sviluppo della rete, delle tecnologie, dei servizi e dei mercati ad essa collegati tramite la collaborazione, ognuno nel suo ruolo, di diversi stakeholder, normalmente codificati in quattro categorie o “constituency”:
La storia recente in italia
In Italia, sia la gestione nazionale del governo della rete che la partecipazione nazionale ai processi internazionali sono ad un livello di sviluppo molto inferiore rispetto ad altre nazioni, spesso legate ad iniziative personali ed estemporanee di singole persone e singole entità, invece che a un processo strutturato e sistematico. Tra queste iniziative ricadono sia i comitati consultivi istituiti da diversi governi, specialmente tra il 2004 e il 2008, e le successive occasioni di consultazione della comunità negli anni recenti, sia la (molto ridotta) presenza di italiani negli organismi direttivi degli enti internazionali, sia le passate esperienze di organizzazione del massimo forum nazionale sul tema, l’IGF Italia.
Verso un Organismo per la Internet Governance
Riteniamo dunque che sia opportuno provvedere tempestivamente alla creazione in Italia di un organismo stabile che promuova e coordini la partecipazione alla governance di Internet.
Tale organismo, ricalcando le migliori pratiche già ampiamente in uso a livello internazionale, dovrebbe avere le seguenti caratteristiche:
Il mandato di questo organismo deve comprendere l’organizzazione dell’IGF Italia e il coordinamento della partecipazione nazionale agli organismi internazionali tramite la preparazione e la presentazione di posizioni nazionali italiane, pur nella libertà di ognuno di portare comunque avanti le proprie idee nella propria singola capacità. Esso deve inoltre assicurare un supporto consultivo al governo, al Parlamento ed alle altre istituzioni pubbliche nazionali (e, per quanto riguarda una posizione italiana, europee) qualora abbiano intenzione di intervenire normativamente sulla rete Internet e sulle attività sociali ed economiche che si svolgono su di essa. Esso potrà inoltre, se disporrà delle risorse necessarie, occuparsi più in generale di promozione della rete in Italia e di educazione sulle tematiche ad essa connesse.
Come procedere
Operativamente, proponiamo di creare sin dall’anno in corso una prima versione sperimentale di questo organismo, secondo il seguente modello: