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10/03/2008
Patologie della rete

a cura di Enzo Fogliani

   In un fatto e misfatto di un paio di anni fa (1) avevamo rilevato come su Internet si diffonda non solo la conoscenza, ma anche l’ignoranza. Avevamo rilevato, nel nostro settore, come un “autorevole” (!) sito web italiano (www.yachts.it) desse per abrogato il codice della navigazione a partire dal 15 settembre 2005, e riportasse come “nuovo codice della navigazione” il codice della nautica da diporto (https://www.yachts.it/ITA/Rubriche/Leggi/Default.asp).

    Trascorsi due anni, non solo questa perla di scienza giuridica fa ancora bella mostra di sé su Internet, ma ha avuto altri dotti proseliti.

    Sono in aumento i siti che, scopiazzandosi l’un l’altro, danno per abrogato da ormai tre anni il codice della navigazione del 1942 ad opera del codice per la nautica da diporto. Fra questi, https://www.cedifop.it, sito del Centro europeo di formazione professionale accreditato dalla Regione siciliana. Anche in questo caso, una pagina web riporta alcune parti del codice della navigazione, indicandolo come “il vecchio codice della navigazione vigente fino al 15 settembre 2005” (https://www.cedifop.it/appunti/codice.htm). C’e’ da chiedersi che preparazione professionale diano ai propri allievi in tema di diritto della navigazione…

    Codice dalla navigazione abrogato anche per il sito https://www.mareblunet.it. Anche lì si trova una pagina con riportato il codice della navigazione, che viene però indicato come “vecchio codice della navigazione, versione vigente fino al 15 settembre 2005.” (https://www.mareblunet.it/public/430.PDF)

    Caso a parte è poi il sito https://www.iureconsult.com, che si presenta come ”network di consulenze e servizi legali cui collaborano avvocati specializzati in diversi rami del diritto” e fornisce consulenze legali a pagamento. Questo sito, nell’area tematica “navigazione”, alla voce “Codice della navigazione” presenta proprio il decreto legislativo 18/7/2005, n. 171, ossia il codice della nautica da diporto (https://www.iureconsult.com/areeatema/navigazione/codice _della_navigazione/index.htm). Salvo poi riportare sotto la voce “norme sulla navigazione da diporto”, la ormai vetusta legge 11/2/1971 n. 50.

    Le perle che si rinvengono nel sito iureconsult non finiscono qui. Esso riporta tutta una serie di convenzioni internazionali, palesemente copiate pedissequamente dal sito www.fog.it, come verificabile semplicemente il listato delle pagine. Ma neppure nella copia i gestori riescono bene. A parte i link ad immagini che esistono solo sul sito da cui sono copiate (e quindi non funzionano spostati in altri luoghi), abbiamo una bellissima “Convenzione di Genova 1993” sui privilegi e le ipoteche marittime,  frutto di una innovativa traduzione di “Geneve” (Ginevra) in Genova (https://www.iureconsult.com/areeatema/navigazione/convenzione_di_genova_1993/ index.htm).  Completano lo sconfortante quadro le regole dell’Aja, quelle di Visby e quelle di York e Anversa (ferme al 1994) poste fra le “Norme internazionali aeronautiche”. Stessa collocazione ha la suddetta convenzione di “Genova” del 1993, la convenzione di Londra del 1989 sul soccorso in  mare, il protocollo di Bruxelles del 1979. C’e’ da chiedersi chi siano gli avvocati “esperti specializzati” che hanno curato il sito…

    Appuntamento a fra un paio danni, per vedere se l’epidemia di abrogazioni del codice della navigazione su internet si sia bloccata o meno…

       Enzo Fogliani.

 

nota:  (1) Enzo Fogliani, L'ignoranza corre su Internet (ovvero: dell'abrogazione del codice della navigazione ad opera del codice della nautica da diporto), in Diritto dei Trasporti, 2006, pag. 845. 

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