La Rivista italiana di informatica e diritto (RIID) è un periodico scientifico telematico ad accesso aperto edito dall'Istituto di Informatica Giuridica e Sistemi Giudiziari del CNR. Pubblica contributi in tema di informatica giuridica e di diritto dell'informatica, studi e analisi critiche sia sull'applicazione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione nel campo del diritto, sia sulla regolamentazione di tali tecnologie).
Con convinzione, pertanto, l’Istituto ha incoraggiato e sostenuto il prezioso lavoro delle curatrici Laura Abba, Adriana Lazzaroni e Marina Pietrangelo che hanno saputo sapientemente coagulare intorno al tema della governance di Internet un gruppo di autorevoli autrici e autori che offrono contributi ricchi di spunti di riflessione di enorme interesse per chiunque intenda approfondire lo stato attuale del dibattito e conoscere emergenti e innovative prospettive di ricerca.
Con la call pubblicata nel luglio 2021 le curatrici avevano chiamato a raccolta studiosi ed esperti per condividere e approfondire le tante questioni che oggi impattano sull’evoluzione dell’ecosistema Internet e sulla sua governance, nei suoi diversi aspetti: tecnici, giuridici, economici, sociali e politici. Il nuovo fascicolo si è aperto on-line in opzione early view nei primi di marzo con un saggio di Vinton Cerf dal titolo “On Internet Governance” [vedi anche la traduzione in italiano] e ha accolto nel primo semestre dell’anno una trentina di altri contributi. Gli articoli successivi completi e definitivi sono stati caricati on-line non appena pronti, piuttosto che dover aspettare di leggerli nel fascicolo completo RIID 1/2022 che è stato poi pubblicato in rete a gine giugno 2022.
Conferma il valore dell’Opera la decisione di Internet Society Italia di supportare la pubblicazione del Volume - previsto in uscita per ottobre 2022 -nell’ambito della sua meritoria attività di promozione della conoscenza, dell’uso e dello sviluppo tecnologico, culturale, sociale ed economico del sistema Internet. L’Opera è dedicata a Stefano Rodotà. Il Suo alto insegnamento riecheggia in tante pagine di questo volume.