a cura di Daniele Tumietto
L’Agenzia delle Entrate ha precisato che l’attività di staking delle criptovalute è assimilabile al reddito da capitale sul quale si applica l’imposta sostitutiva del 26%: i chiarimenti sono stati forniti in risposta a un interpello, che permette di far luce sulle regole.
Articolo pubblicato su Agendadigitale.eu