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Data
2019-02-09

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Courtesy translation in English

Premessa

La Internet Society (ISOC) è una organizzazione globale, fondata nel 1992, la cui missione è assicurare che l’Internet rimanga trasparente e aperta a tutti. ISOC, che è responsabile per l’organizzazione dell’Internet Engineering Task Force (IETF), il primario ente di standardizzazione di Internet, ritiene che il successo di Internet abbia le sue radici nel modo con cui la rete è nata e cresciuta come piattaforma aperta per l’innovazione e la condivisione di idee. ISOC ha il profondo convincimento che l’Internet non possa essere regolata dall’alto e ritiene che la sua governance dovrebbe essere basata su processi inclusivi e guidati dal consenso.

Questi processi, denominati approcci multi-stakeholder, prevedono che chiunque abbia interesse nel futuro dell’Internet possa far sentire la sua voce su come la rete deve operare. Un grande esempio multi-stakeholder è L’Internet Governance Forum (IGF), un evento annuale dove chiunque abbia a cuore il futuro della rete può condividere con gli altri partecipanti le proprie prassi sul buon governo di Internet. ISOC Italia, la sezione italiana di ISOC, ha promosso e sostenuto l’organizzazione dell’IGF Italiano a partire dall’anno 2008.

Proposta
Il tema della governance di Internet è centrale alla missione di ISOC perché i metodi attraverso i quali la rete viene governata hanno un impatto diretto sulle opportunità future, sia in campo economico che sociale.

Per promuovere questo tema, anche in ambito nazionale, ISOC Italia intende approfondire l’apertura verso chiunque abbia qualcosa da dire sullo sviluppo delle politiche che regolano l’Internet.

Per aumentare l’impatto e la rilevanza dell’approccio multi-stakeholder ISOC Italia propone di unire le proprie forze con quelle degli altri attori dell’Internet italiano, mantenendo direttamente e congiuntamente un ruolo di guida nello sviluppo dell’agenda dell’Internet Governance. Chiaramente, in questo scenario il Governo rappresenta un pilastro fondamentale, che dovrà giocare il suo ruolo nel mantenere la sicurezza e la stabilità di Internet e per sostenerne sviluppo e innovazione.

Per raggiungere questo obiettivo, ISOC Italia propone di realizzare una ‘coalizione dei volenterosi’ aperta a rappresentanti di quattro pilastri della società:

a) poteri dello Stato e settore pubblico
b) società civile,
c) settore privato,
d) enti accademici, di ricerca e comunità tecnica.


L’accesso dovrà essere aperto a chiunque si riconosca in una categoria e intenda contribuire al dialogo.

I lavori della coalizione saranno guidati da un Comitato Multi-Stakeholder per l’Internet Governance in Italia, le cui funzioni dovrebbero includere quelle già descritte in una formale richiesta presentata al governo (Team per la Trasformazione Digitale e Ministero per lo Sviluppo Economico) nel marzo 2017, ovvero:

  1. lavorare con spirito collaborativo per contribuire alla definizione delle posizioni italiane nei consessi internazionali dove si trattano temi della Internet Governance (IGF globale, ICANN, Internet Society, ITU, OCSE, UNESCO);

  2. esprimere pareri sulle iniziative del Parlamento e del Governo che riguardano la gestione dell’Internet in Italia, sia su richiesta specifica del governo, che in modo indipendente;

  3. elaborare studi e valutazioni di iniziative di altri paesi, anche se in contrasto con le nostre politiche nazionali;

  4. mettere in moto consultazioni pubbliche su temi sensibili del momento e valutarne i risultati;

  5. assicurare una struttura di coordinamento permanente per iniziative congressuali nazionali, a cominciare dagli incontri annuali dell’IGF Italia.

Il Comitato dovrà avere una composizione multi-stakeholder, con membri provenienti da tutti i pilastri della società. Il processo di decisione sarà bottom-up, per riflettere le istanze delle diverse comunità, facendo ricorso a consultazioni pubbliche per assicurare visibilità delle attività e per incoraggiare la partecipazione, in modo che l’agenda sia basata sui contributi ricevuti dalla comunità.

I principi ispiratori dell’attività del Comitato dovranno essere quelli dell’IGF globale, ovvero:

  • apertura e trasparenza

  • inclusività

  • iniziativa bottom-up

  • approccio multi-stakeholder

  • approccio non-commerciale


Il Comitato dovrà nominare al suo interno un Presidente, con l’incarico di coordinare i lavori e di agire come portavoce per le diverse comunità. In passato, fino all’anno della sua scomparsa, tale funzione è stata autorevolmente svolta dal Prof. Stefano Rodotà. Il nuovo Presidente dovrà assicurare indipendenza e autorevolezza. Idealmente il candidato presidente dovrebbe avere operato in più pilastri della società, con l’obiettivo di assicurare la più ampia rappresentatività.

Al fine di informare e di assicurare il collegamento con la comunità dovranno essere stabiliti strumenti di supporto quali mailing list e pagine web aperte a tutti, così come account nei social media. Tali strumenti dovranno essere gestiti in maniera tale da assicurare apertura, trasparenza e inclusività.

Sarà compito del Comitato definire regole per associare al nome di IGF Italia a eventi che siano coerenti con i principi portanti dell’IGF nazionale e globale.

Piano di lavoro iniziale in vista dell’IGF Italia 2019

Questa proposta, originata dal Consiglio di ISOC Italia viene pubblicata e condivisa con tutti gli altri attori della comunità Internet Italiana per sollecitare commenti ed adesioni.

Una volta definito un primo nucleo di Comitato Multi-Stakeholder per l’Internet Governance in Italia si inizierà la definizione dei temi prioritari da inserire nel programma, nella logica multi-stakeholder.


Il Comitato dovrà sollecitare quanto prima, preferibilmente entro Marzo 2019, candidature per la funzione di local host dell’evento IGF Italia 2019, dopo aver concordato il formato dell’evento (uno o due giorni, con eventuale parallelismo delle sessioni).


L’IGF Italia 2019 dovrà essere svolto non oltre il 15 Ottobre 2019, per consentire una appropriata relazione presso l’IGF globale 2019 di Berlino, previsto nella terza decade di Novembre.

Per raggiungere questi obiettivi iniziali, Il Comitato avrà un numero limitato di riunioni fisiche. Le bozze dei documenti saranno condivise una settimana prima delle riunioni per consentire adeguata revisione e commenti.
 

Appendice: Esempi di enti coinvolti nell’approccio multi-stakeholder alla Internet Governance

 

Stato e settore pubblico Esempi: Ministeri coinvolti nell’Internet Governance, agenzie governative centrali, amministrazioni locali, Parlamento.
Società civile Esempi: organizzazioni non governative, sindacati, associazioni diritti utenti Internet, associazioni rapporti con Parlamento, associazioni attivi nel settore della educazione e delle nuove professioni, terzo settore.
Settore privato Esempi: organizzazioni di rappresentanza delle imprese manifatturiere e dei servizi, operatori Over-The-Top (OTT), piccole e medie imprese del settore Internet e servizi, aziende Industria 4.0 
Enti accademici, di ricerca e comunità tecnica Esempi: Internet Society, società professionali, enti accademici attivi nella ricerca relativa alla Internet Governance, enti di ricerca pubblici con interessi specifici sulla Internet Governance, registro nazionale dei nomi a dominio,