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Evento: Dialogue Forum on Internet Rights 2
Data Documento: 24/10/2008
Luogo: Cagliari

Signor presidente della Regione Soru, signori rappresentanti dei governi, degli organismi internazionali, della società civile intervengo a nome del ministro Brunetta per porgere un indirizzo di saluto del Ministero dell’innovazione e della pubblica amministrazione.

Il ministro oggi impossibilitato a partecipare al vostro interessantissimo forum ha espresso la posizione del governo italiano con un suo intervento che sarà agli atti.

Il meeting di Cagliari è stato fortemente voluto nel quadro delle iniziative che la Regione sta predisponendo in preparazione del vertice G8 a presidenza italiana del 2009 in vista della prossima edizione mondiale dell’IGF che si terrà a Hyderabad in India e che rappresenterà sicuramente, è questo il nostro auspicio, un importante step di avanzamento dei principi e dei valori fondanti della governance di internet.

Sulla realizzazione della piattaforma globale della governance su cui il nostro Paese insieme alla comunità mondiale è oggi impegnato, vi è ormai la consapevolezza diffusa di una grande sfida partecipativa per corrispondere alle esigenze di convergenza della società dell’informazione nel più vasto processo di globalizzazione in termini di avanzamento di una dimensione etico – sociale che ponga al centro il cittadino mondiale per salvaguardare diritti umani, libertà di espressione, sviluppo sostenibile garantendo al tempo stesso l’accesso, la neutralità della rete, la creazione di competenza, la sicurezza e la protezione nella più vasta accezione dalla proprietà intellettuale alla privacy.

Già su questa piattaforma globale, che corrisponde alla concezione di una governance in senso lato di internet, il secondo IGF di Rio de Janeiro dello scorso anno ha fornito utilissime risposte ma altresì sollecitazioni sui temi fondamentali dell’access, della diversity, openness e security oltre che sulle emerging issues e sulle risorse critiche di internet.

Una delle questioni centrali ampiamente dibattuta al summit di Rio ha riguardato il tema dell’accesso alla rete che se da un lato ci fa guardare con speranza ed ottimismo alla possibilità di usufruire dei contenuti e dei servizi di internet da parte di sempre maggiori aree più svantaggiate del pianeta, dall’altro ci deve sempre far essere vigili sulle grandi difficoltà reali di superare il “digital divide”.

Il ministro delle comunicazioni del Brasile, Helo Costa nel corso del summit dell’anno scorso aveva puntualmente evidenziato in termini realistici questa difficoltà invitando tutti ad affrontare i problemi delle ineguaglianze dell’accesso per le regioni più povere del mondo soprattutto con riferimento agli alti costi della connettività internazionale che riguarda non solo il continente africano ma altresì vaste zone del pianeta come l’area latino americana dei Caraibi dove ancora oggi l’accesso ad internet, avvenendo tramite gli Stati Uniti, provoca costi enormi in tema di connessione internazionale.

In vista del vertice G8 a presidenza italiana che si terrà proprio qui in Sardegna, il governo italiano ritiene di inserire tra le priorità del summit il tema dell’e/government predisponendo e definendo strategie di cooperazione e collaborazione con molti Paesi in via di sviluppo in particolare nell’area mediterranea. Tutto questo nella profonda convinzione che anche le iniziative di collaborazione in tema di tecnologia dell’informazione con particolare riferimento all’e/government possono utilmente concorrere al rafforzamento delle prospettive dell’accesso nel più vasto senso della capacità tecnologica proiettata alla condivisione delle comunicazioni e dell’informazione.

La governance di internet che spazia dall’access all’openness dell’espressione, che affronta i temi della diversity culturale come quelli della security deve poter dedicare, così come si è già iniziato a fare nell’Internet Governance forum di Atene del 2006, una grande attenzione al tema centrale dei diritti della rete, tema su cui proprio nel vertice di Rio si sono registrati ampi consensi.

Quando si parla di diritti della rete e nella rete che afferiscono alla “cittadinanza digitale globale” noi intendiamo riferirci a quei principi e valori che siano in grado di tutelare la libertà e l’accesso alla rete insieme ai diritti delle persone in particolare quelle più vulnerabili.

Le Nazioni Unite attraverso le sollecitazioni del segretario generale sfociate nel report del “working group” del 2005, hanno già impresso una svolta fondamentale nella direzione di una governance di internet in grado di ricomprendere le più vaste tematiche della rete in una dimensione decisiva per il futuro della globalizzazione. Non vi è dubbio che i diritti della rete rappresentando una estensione, con specifiche declinazioni, dei diritti umani fondamentali debbano richiedere un sempre più marcato riferimento ai principi e ai valori dell’ONU oltre che esprimere in 5 termini di realizzazione operativa un costante coordinamento con le istituzioni e le agenzie dell’UN System incardinato proprio sui valori fondanti dei diritti fondamentali dell’uomo.

Basti pensare alla dimensione centrale della vulnerabilità delle persone più deboli, al contrasto dello sfruttamento vergognoso dei minori al centro dell’azione meritoria e decisiva di diverse agenzie ed istanze delle Nazioni Unite (un rapporto dell’ILO dell’anno scorso annuncia il successo straordinario in termini reali nella lotta al lavoro minorile) per rendersi conto che le prospettive degli “internet governance forum” si consolidano partendo dalla visione del multilateralismo ONU per realizzare strategie ed alleanze globali sempre più diffuse ed efficaci.

Ma per dare contenuto operativo alla strategia delle alleanze globali è indispensabile che tra un summit e l’altro possano esprimersi forti iniziative a carattere di continuità con l’obbiettivo di consolidare intuizioni e messaggi provenienti dai diversi forum. E’ stato questa l’azione posta in essere dalle alleanze che si sono quindi configurate come autentiche “coalizioni dinamiche” che hanno svolto e continuano a svolgere un ruolo fondamentale proprio con riferimento al tema dei diritti di internet, un versante quello delle coalizioni dinamiche in cui il nostro Paese si è particolarmente distinto con le intelligenze e le competenze di tanti esperti e cito per tutti il Professor Rodotà.

E’ in questo solco del dare continuità al processo avviato nel 2006 ed in vista della riunione annuale dell’IGF delle Nazioni Unite che si terrà a Hyderabad il prossimo dicembre, che il ministro Brunetta ed il presidente della Regione Sardegna hanno concordato di promuovere questa seconda edizione del “Dialogue forum of internet rights” che si tiene oggi qui a Cagliari.

L’obiettivo di questa sessione di dialogo che vede la partecipazione di importanti personalità di governo, di intellettuali ed esperti della comunità mondiale è quello di mantenere vivo il dibattito internazionale sul tema dei diritti della rete ampliando il sostegno alla nostra iniziativa ed il consenso sull’opportunità di definire congiuntamente un insieme di principi e valori fondamentali della governance di internet.

Una governance in grado di assicurare così come si è espresso nel suo messaggio il presidente della Repubblica Napolitano, un equilibrato sviluppo della rete che possa sempre di più corrispondere alla convergenza propositiva dei tanti attori dello scenario mondiale, l’ONU, le organizzazioni internazionali, i governi, i gruppi privati, la società civile, ciascuno con il proprio ruolo ma tutti egualmente protesi alla realizzazione di un società dell’informazione in grado di rafforzare gli aspetti più positivi della globalizzazione.

Rinnovo pertanto con l’indirizzo di saluto del ministro, l’augurio di buon lavoro al presidente Soru, ai ministri e ai rappresentanti dei governi, agli esperti convenuti qui oggi in Sardegna in vista dell’importante appuntamento di Hyderabad in India.

Claudio Le Noci

Consigliere del Ministro per la Pubblica Amministrazione e l'Innovazione

Autori: Claudio Le Noci