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Data Documento: 26/03/2008

Lo High Level Internet Governance informal group (HLIG) nasce nel 2004 da una iniziativa della Presidenza della UE connessa alla preparazione da parte delle Nazioni Unite del secondo World Summit on Information Society (WSIS) che si sarebbe tenuto a Tunisi nel novembre del 2005.

Nel documento predisposto dalla Commissione “Note for the members of the International Conferences/WSIS Working Party” del febbraio 2004, ci si riferisce alla proposta, avanzata nel novembre 2003 dal Commissario Liikanen, di costituire un High Level Group on Internet Governance; la proposta del Commissario faceva seguito ad un risultato giudicato non soddisfacente da parte dell’Europa nella preparazione del WSIS di Ginevra tenutosi nell’autunno del 2003. La Commissione, sempre nella stessa nota, esprimeva l’auspicio che detto gruppo si riunisse al piu’ presto e che contribuisse alla identificazione di un punto di vista europeo condiviso sulla Internet governance nelle discussioni in ambito WSIS.

Lo HLIG e’ stato quindi concepito come un gruppo informale della Commissione, sganciato quindi dalle burocrazie istituzionali della Commissione stessa.

La prima riunione dello HLIG fu tenuta il 17 marzo 2004; la presenza italiana e’ stata assicurata, da qui e sino alla fine della legislatura nella primavera del 2006, da Stefano Gatti, consigliere diplomatico del Ministro Stanca come rappresentante ufficiale e da Stefano Trumpy, del CNR, delegato del nostro governo nel Governmental Advisory Committee di ICANN, come rappresentante aggiunto. Da allora la conduzione dello HLIG, sino alla ultima riunione del 12 marzo 2008, e’ stata assicurata da Peter Zangl, tedesco, Vice-Direttore Generale della divisione Information Society che e’ diretta dall’italiano Fabio Colasanti; il riferimento istituzionale della Commissione e’ stato assicurato in una prima fase dal Commissario Erkki Liikanen e nella fase successiva dal commissario Viviane Reding.

I delegati nazionali sono stati scelti autonomamente dai singoli stati tra funzionari di alto livello vicini al relativo ministro incaricato dei temi della Societa’ dell’Informazione.

Nelle conclusioni del primo meeting viene messo in evidenza:

  • L’obiettivo dello HLIG sara’ di assicurare la “public policy” per quanto riguarda la stabilita’ dell’Internet e la sua capacita’ di continuare a promuoverne i benefici economici e sociali, seguendo la linea di Lisbona.
  • In linea con l’obiettivo di cui sopra, dovrebbe essere mantenuto un approccio bottom up nella governance, con il coinvolgimento di tutti gli stake-holder.
  • Gli aspetti di public policy da prendere in considerazione nella gestione dell’Internet saranno, tra gli altri, lo spam, i contenuti socialmente pericolosi, la protezione dei dati personali e della privacy, la protezione dei consumatori, il commercio elettronico, la protezione della proprieta’ intellettuale ed il digital divide.
  • Lo HLIG dovrebbe favorire il fatto che l’Europa parli con una unica voce nei consessi internazionali.

Lo HLIG ha tenuto 3 incontri nel 2004, 9 nel 2005, 8 nel 2006, 4 nel 2007 e due sinora nel 2008, per un totale di 26.

Gli incontri nel 2004 sono stati orientati a definire le linee di lavoro ed a dare un indirizzo per la partecipazione europea nel gruppo di lavoro delle Nazioni Unite WGIG per la organizzazione delle tematiche da discutere nel summit che si sarebbe tenuto a Tunisi nel 2005. E’ stato allora anche definito il concetto di troika come rappresentanza europea nelle discussioni internazionali sui temi della governance di Internet; la troika da qui in avanti sara’ formata dalla leadership della Commissione, dalla Presidenza della UE in carica e da quella successiva; in aggiunta sara’ rappresentato uno stato di quelli che non fanno parte della UE ma fanno parte di EFTA e sono ugualmente invitati nello HLIG.

Gli incontri nel 2005 si sono resi piu’ frequenti per seguire il gruppo di lavoro costituito dalle Nazioni Unite per la organizzazione del summit chiamato Working Group on Internet Governance (WGIG) al quale la troika ha partecipato attivamente; alla conclusione del lavori del WGIG, che ha predisposto un documento di base per il WSIS di Tunisi, hanno seguito riunioni in preparazione della presenza europea al summit stesso. Una discussione particolarmente accesa si e’ attivata sul concetto di internazionalizzazione della gestione delle cosi’ dette risorse critiche di Internet e cioe’ del sistema di indirizzi di Internet e del sistema dei root servers gestiti da ICANN. Su questo punto si sono iniziate a definire due scuole di pensiero contrapposte: quella piu’ liberista che in sostanza ritiene che, quando la supervisione del governo USA su ICANN cessera’, sara’ sufficiente la presenza del Governmental Advisory Committee (GAC) entro ICANN con un ruolo “advisory” e quella che ritiene che debba essere trovata una soluzione di supervisione multigovernativa stile ITU o altra soluzione da inventare. L’Italia ha costantemente fatto parte del primo gruppo assieme ad altri. I due gruppi sono sostanzialmente bilanciati in numero e continuano tuttora ad avere opinioni divise. Nel febbraio del 2005 la delegazione italiana ha avanzato una proposta nel dibattito sulla internazionalizzazione che ha dato un giudizio positivo sul modello ICANN per la gestione delle risorse critiche di Internet con una presenza “leggera” dei governi, assicurata dal GAC. Successivamente la delegazione italiana ha commentato il documento finale prodotto dal WGIG ribadendo il supporto al modello ICANN e esprimendo decisamente una raccomandazione allo HLIG di evitare di proporre di costituire nuove strutture burocratiche.

Nel novembre del 2005 si e’ tenuto a Tunisi il WSIS che ha visto accese discussioni sopratutto sul tema della internazionalizzazione della gestione delle risorse critiche. L’Europa, anche attraverso lo HLIG, e’ stata certamente influente negli accordi che hanno costituito i risultati concordati nel summit di Tunisi; nella sostanza il summit ha promosso due importanti iniziative a seguire:

  • la costituzione del Forum sulla Internet Governance da tenersi annualmente per un quinquennio;
  • la promozione della “enhanced cooperation” tra gli organismi internazionali che si interessano delle “critical resources” della rete e cioe’ il sistema degli indirizzi ed il “root server system”;

Su questo ultimo punto si e’ supposto che sarebbe stato attivato sia un processo top down iniziato dal SG delle Nazioni Unite, sia un processo bottom up attivato direttamente dalle organizzazioni internazionali coinvolte. La definizione del termine “enhanced cooperation” e’ stata lasciata volutamente nel vago; il compromesso su questo ultimo punto e’ stato accettato anche dagli Stati Uniti ed e’ stato diversamente interpretato dai fautori di un successivo controllo intergovernativo di ICANN e dai fautori di una evoluzione leggera dell’attuale status quo.

Nelle riunioni del 2006 si e’ a lungo discusso sui risultati del WSIS e si e’ spesso centrata l'attenzione sulla ‘enhanced cooperation’. Il SG delle NU non ha attivato il processo come raccomandato nelle conclusioni di Tunisi per la obiettiva difficolta’ di definire il processo in una logica top down e di come controllarne i risultati. L’Italia ed altre delegazioni hanno allentato la tensione raccomandando di osservare che cosa avrebbero fatto le organizzazioni internazionali sulla Internet governance ed in particolare ICANN che costituisce il target principale di coloro che si oppongono ad una supremazia USA che di fatto esiste, per motivi storici.

Nella primavera del 2006 c’e’ stato il cambio di governo in Italia e la delegazione italiana e’ stata quindi assicurata da Gianluigi Benedetti, consigliere diplomatico del ministro Nicolais, come delegato ufficiale e da Stefano Trumpy, delegato del governo nel GAC di ICANN, come delegato aggiunto; e’ stata di fatto assicurata una continuita’ di linea rispetto alla delegazione precedente.

La attenzione dello HLIG e’ stata quindi polarizzata sulla preparazione e partecipazione al primo Forum sulla Internet Governance che si e’ tenuto ad Atene nel mese di ottobre del 2006. Altro elemento di rilevanza per la internazionalizzazione della gestione delle risorse critiche e’ stato costituito dal termine del MoU tra ICANN ed il Dipartimento del Commercio USA e la sostituzione con un modello molto piu’ leggero, di durata triennale, chiamato Joint Project Agreement; questo cambiamento e’ stato preceduto da una pubblica consultazione telematica promossa da DoC che ha visto la presentazione di piu’ di 700 contributi.

La troika aveva incontrato i rappresentanti del governo USA prima che fosse prese la decisione di cui sopra. I commenti anche all’interno dello HLIG hanno avuto diverse sfumature, come usuale. Da parte nostra si e’ interpretato questo cambiamento come un significativo passo verso un disimpegno del governo USA nella supervisione di ICANN, in linea con gli auspici espressi nel WSIS di Tunisi.

Gli incontri nel 2007 si sono diradati; gli argomenti discussi sono stati sostanzialmente gli stessi, con ulteriori approfondimenti sui vari temi. Uno di questi e’ stato relativo al commento sui risultati del primo forum IGF svoltosi ad Atene alla fine dell’anno 2006 e sulla preparazione della presenza europea al secondo forum svoltosi a Rio de Janeiro alla fine dell’anno. La attenzione e’ stata anche focalizzata al ruolo del GAC entro ICANN, rafforzato dalla assunzione della presidenza del GAC stesso da parte del delegato della Latvia Janis Karklins che era stato coinvolto dalle Nazioni Unite nella preparazione del summit di Tunisi nella sua funzione di ambasciatore alle Nazioni Unite a Ginevra; il GAC ha progressivamente assunto importanza entro ICANN che ha, sin qui, sempre tenuto in conto delle raccomandazioni del GAC nell’assumere decisioni. Il rapporto di ICANN con il governo USA e’ ancora stato alla attenzione dello HLIG, in previsione del “mid term review” previsto nel JPA in corso con ICANN. Il tema della sicurezza della rete e delle risorse critiche gestite in Europa ha attratto anche particolare attenzione nello HLIG.

Due incontri si sono finora tenuti nel 2008 in corso. I temi che hanno attratto maggiormente la attenzione sono stati:

  • la elaborazione dei risultati del secondo IGF e la elaborazione di idee da proporre in vista del terzo che si terra’ in India nel dicembre di questo anno; lo IGF, per sua natura e’ stato concepito come un forum che non ha alcun potere impositivo e non negozia documenti finali, come ha fatto il WSIS; alcune nazioni spingono affinche’ la natura dello IGF muti nella direzione di avere dei risultati concreti ma lo HLIG e’ concorde sul proporre di mantenere lo spirito iniziale;
  • il passaggio del “mid term review” del JPA tra governo USA ed ICANN; nel mese di febbraio si e’ tenuta una pubblica consultazione telematica per la valutazione dei risultati raggiunti da ICANN nella direzione della internazionalizzazione della gestione del sistema di indirizzi di Internet e sistema dei root sever; nella prima riunione del gennaio lo HLIG ha espresso una opinione di compromesso nella quale ha sostanzialmente riconosciuto i progressi fatti da ICANN nella direzione auspicata ed ha dato alcuni suggerimenti su come migliorare la “accountability”. La troika ha intrapreso una videoconferenza con i rappresentanti del governo USA. Al momento non esistono risultati pubblicati del “mid term review” che si e’ concluso alla fine di febbraio;

Il tema della stabilita’ dell’Internet in Europa; su questo tema si e’ deciso di:

  • focalizzare la attenzione su questioni che creino valore aggiunto e non duplichino il lavoro svolto in altri gruppi che si occupano di aspetti di policy connessi ai temi della stabilita’ e della sicurezza;
  • tenere dovuto conto della natura transnazionale di Internet e quindi delle dipendenze incrociate quando vengono sviluppate le policy relative alla stabilita’; di conseguenza quindi la UE e gli stati membri dovranno muoversi nei confronti degli stati terzi per identificare problemi comuni e possibili cooperazioni;
  • connesso con il primo punto, far partire una indagine sul lavoro fatto da diversi gruppi ed organizzazioni; lo HLIG elaborera’ una lista di priorita’ di tematiche aggiuntive da considerare.

Stefano Trumpy e Gianluigi Benedetti

Autori: Stefano Trumpy, Gianluigi Benedetti