Il presente contributo, pur considerando gli aspetti generali delle tematiche proposte, riflette l’esperienza e la conoscenza acquisita dalla “Registration authority italiana” in qualità di gestore dell’assegnazione dei nomi a dominio sotto il ccTLD .it.
Domande:
Trattasi dell'insieme minimo di funzioni che devono essere gestite centralmente affinché la rete Internet conservi la propria caratteristica di unitarietà,e stabilità garantendo accesso universale a tutti gli utenti finali. Più in particolare, occorre gestire un sistema di protocolli integrati che garantisca la interconnessione di sistemi disomogenei ed un unico sistema di indirizzi Ip e dei loro corrispondenti indirizzi alfanumerici che garantisca la raggiungibilità di tutti gli utenti e di tutte le risorse in rete.
Dovrebbero avere voce in capitolo tutti quei gruppi che a vario titolo sono interessati a partecipare ad una corretta "Internet governance"; il modello del DNSO di ICANN potrebbe essere adattato opportunamente alla realtà italiana. Le componenti che dovrebbero essere rappresentate sono:
ISOC, ICANN, WIPO e i gruppi tecnici correlati dovrebbero provvedere a sovrintendere ad azioni di coordinamento globale, lasciando alle autorità di ciascuna nazione la possibilità di adattare i principi generali alle realtà locali, vigilando che le soluzioni adottate non siano in contrasto con i principi di funzionalità globale.
Gli organismi considerati dovrebbero garantire una gestione efficiente non soltanto basata sul meccanismo del “consenso”, bensì anche su meccanismi formali concordati a livello internazionale.
Assolutamente insufficiente. Andrebbero individuati in primo luogo i soggetti deputati e gli strumenti per la diffusione dell’informazione.
Il Governo dovrebbe essere promotore di iniziative atte a migliorare la partecipazione italiana agli organismi citati e dovrebbe essere presente laddove necessario con propri rappresentanti". Il Governo dovrebbe comunque dotarsi di propri organismi tecnici in grado di interagire con le citate strutture.
L’organizzazione basata su due ruoli distinti, quello della RA per la “operatività pratica” e quello della NA per l’elaborazione di “normativa tecnica e procedurale”, è tutt’oggi valida e riconosciuta in ambiente internazionale. Deve però essere rivista l’organizzazione interna della NA al fine di costituire un organismo che comprenda rappresentanti della Internet Governance Italiana, garantendone una equa rappresentatività.
Le attuali regole di naming risentono del fatto che originariamente un nome a dominio era considerato una semplice stringa di caratteri, sebbene negli ultimi tempi siano state modificate per recepire le istanze derivanti da diversi valori attribuibili al nome a dominio.
È indubbio che l’insieme di caratteri che costituiscono un nome a dominio ha cessato di essere una semplice stringa, per assumere invece un preciso valore identificativo dell’assegnatario. In questa ottica possono facilmente verificarsi casi ingannevoli per l’utente. In un ambiente, come quello di Internet, non legato ad aree fisiche si può verificare che uno stesso nome a dominio possa assumere valori notevolmente diversi.
Le future regole di naming dovranno prendere atto di questa realtà al fine di un contenimento della conflittualità.
Domande:
- Si prevede che l’evoluzione delle tecnologie wireless possa avere un impatto sulla rete Internet? Quali si ritiene debbano essere le azioni da intraprendere per fronteggiare tale impatto?
Domande:
L'Internet e' un fenomeno che e' nato dall'ambiente universitario e di ricerca negli Stati Uniti e si e' diffuso grazie alla spinta propulsiva venuta sempre dallo stesso ambiente; la ricerca europea ed italiana hanno partecipato attivamente alla crescita di Internet in un periodo in cui la società in genere e l'industria delle telecomunicazioni in particolare non vi prestavano particolare attenzione.
Vale la pena ricordare che WEB, che con la sua “amichevolezza” ha contribuito in modo determinante alla diffusione di Internet, è stato ideato e realizzato presso il CERN di Ginevra.
La dicotomia tra telecomunicazionisti e informatici era evidente nel Quarto Programma Quadro dove i progetti Esprit e Telecomunicazioni venivano gestiti in modo indipendente e senza uno stretto coordinamento, mentre negli USA gli sviluppi di Internet venivano già impostati non soltanto con una stretta interazione tra informatici e comunicazionisti, ma anche con una forte interazione tra ricerca e industria delle comunicazioni. Nel Quinto Programma quadro i due settori si sono amalgamati nel programma Information Society Technologies ed il legame tra ricerca ed industria e' stato decisamente promosso anche stabilendo una risposta europea ai progetti USA Internet 2 e New Generation Internet.
Si ritiene che in Italia, come nel resto dell'Europa, l'ambiente della ricerca pubblica possa dare un significativo impulso nella ricerca di base e nella definizione di servizi precommerciali che possano realizzare strumenti di lavoro cooperativo.
Domande:
Per molte piccole imprese, proprio quelle che potrebbero trarre maggiore vantaggio dalle risorse offerte da Internet, può risultare troppo oneroso dedicare qualche unità di personale all’inserimento dei prodotti nel proprio sito. La creazione di centri di supporto, con sovvenzioni pubbliche nella fase iniziale, potrebbero far superare questo ostacolo.
E’ importante ricordare anche le problematiche legate a “e-commerce”. In questo settore:
Domande: