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Evento: Giornata di Lavoro "Internet: quale futuro per l'Italia"
Data Documento: 06/11/2000
Luogo: Roma, Aula Convegni del CNR

Il presente contributo, pur considerando gli aspetti generali delle tematiche proposte, riflette l’esperienza e la conoscenza acquisita dalla “Registration authority italiana” in qualità di gestore dell’assegnazione dei nomi a dominio sotto il ccTLD .it.

1. "Internet governance" in Italia e nel mondo

Domande:

· Quale significato si ritiene debba essere attribuito al termine “Internet governance” ?

Trattasi dell'insieme minimo di funzioni che devono essere gestite centralmente affinché la rete Internet conservi la propria caratteristica di unitarietà,e stabilità garantendo accesso universale a tutti gli utenti finali. Più in particolare, occorre gestire un sistema di protocolli integrati che garantisca la interconnessione di sistemi disomogenei ed un unico sistema di indirizzi Ip e dei loro corrispondenti indirizzi alfanumerici che garantisca la raggiungibilità di tutti gli utenti e di tutte le risorse in rete.

· Quale rappresentanza della comunità Internet si ritiene debba avere voce in capitolo sulla “Internet governance" in Italia ?

Dovrebbero avere voce in capitolo tutti quei gruppi che a vario titolo sono interessati a partecipare ad una corretta "Internet governance"; il modello del DNSO di ICANN potrebbe essere adattato opportunamente alla realtà italiana. Le componenti che dovrebbero essere rappresentate sono:

  • consumatori
  • imprese
  • enti pubblici
  • organizzazioni “no profit”
  • fornitori di servizi Internet
  • la Registration Authority del ccTLD .it
  • provider/maintainer
  • esperti giuridici
  • organismi governativi o di controllo
· Quale ruolo si ritiene debbano svolgere le strutture globali che sovrintendono alla gestione ed allo sviluppo della rete Internet (ICANN, ISOC, WIPO e gruppi tecnici correlati)?

ISOC, ICANN, WIPO e i gruppi tecnici correlati dovrebbero provvedere a sovrintendere ad azioni di coordinamento globale, lasciando alle autorità di ciascuna nazione la possibilità di adattare i principi generali alle realtà locali, vigilando che le soluzioni adottate non siano in contrasto con i principi di funzionalità globale.

Gli organismi considerati dovrebbero garantire una gestione efficiente non soltanto basata sul meccanismo del “consenso”, bensì anche su meccanismi formali concordati a livello internazionale.

· Il livello di informazione su tali strutture è da considerarsi sufficiente?

Assolutamente insufficiente. Andrebbero individuati in primo luogo i soggetti deputati e gli strumenti per la diffusione dell’informazione.

· Quale ruolo si ritiene debba svolgere il Governo nel seguire tali strutture?

Il Governo dovrebbe essere promotore di iniziative atte a migliorare la partecipazione italiana agli organismi citati e dovrebbe essere presente laddove necessario con propri rappresentanti". Il Governo dovrebbe comunque dotarsi di propri organismi tecnici in grado di interagire con le citate strutture.

· Per quanto riguarda la situazione nazionale del governo di Internet ed in particolare la registrazione dei nomi a dominio sotto il ".it": si ritiene che l’architettura attuale, basata su una Registration Authority ed una Naming Authority autonome, sia appropriata ?

L’organizzazione basata su due ruoli distinti, quello della RA per la “operatività pratica” e quello della NA per l’elaborazione di “normativa tecnica e procedurale”, è tutt’oggi valida e riconosciuta in ambiente internazionale. Deve però essere rivista l’organizzazione interna della NA al fine di costituire un organismo che comprenda rappresentanti della Internet Governance Italiana, garantendone una equa rappresentatività.

· Quali regole, nuove o diverse da quelle attuali, si suggerisce debbano essere messe in atto per la registrazione dei domini sotto il “.it”?

Le attuali regole di naming risentono del fatto che originariamente un nome a dominio era considerato una semplice stringa di caratteri, sebbene negli ultimi tempi siano state modificate per recepire le istanze derivanti da diversi valori attribuibili al nome a dominio.

È indubbio che l’insieme di caratteri che costituiscono un nome a dominio ha cessato di essere una semplice stringa, per assumere invece un preciso valore identificativo dell’assegnatario. In questa ottica possono facilmente verificarsi casi ingannevoli per l’utente. In un ambiente, come quello di Internet, non legato ad aree fisiche si può verificare che uno stesso nome a dominio possa assumere valori notevolmente diversi.

Le future regole di naming dovranno prendere atto di questa realtà al fine di un contenimento della conflittualità.

2. Infrastrutture di rete e sviluppo di Internet in Italia

Domande:

- Quali sono le azioni più significative che dovrebbero essere compiute (e da chi?) per rendere l’infrastruttura attualmente utilizzata dalla rete Internet in Italia più efficiente in termini di banda disponibile e di qualità del servizio?
- La situazione tariffaria in relazione alla rete Internet è appropriata o crea degli squilibri tra i diversi operatori? In questo caso, quali misure si suggerisce vengano adottate?
- Si prevede che l’introduzione dei nuovi servizi multimediali (voce su IP, VoD, etc.) possa avere un impatto sulle infrastrutture oggi utilizzate? Quali si ritiene debbano essere le azioni da intraprendere per fronteggiare tale impatto?

- Si prevede che l’evoluzione delle tecnologie wireless possa avere un impatto sulla rete Internet? Quali si ritiene debbano essere le azioni da intraprendere per fronteggiare tale impatto?

3. Internet come opportunità per l'industria italiana dell' "Information and Communication Technology"

Domande:

- Quali azioni si ritiene debbano essere intraprese dal Governo per favorire lo sviluppo delle aziende fornitrici di apparati, sistemi o servizi basati sulle tecnologie della rete Internet?
- Che tipi e che livelli di formazione si ritiene siano necessari per favorire lo sviluppo di tali aziende?
- Quali attori si ritiene debbano essere coinvolti nelle azioni di formazione, nel settore privato e nel settore pubblico? - Quale si ritiene debba essere, nel nostro Paese, il ruolo della ricerca di base portata avanti nelle Università e nei centri di ricerca pubblici per la promozione dello sviluppo dell’industria elettronica / informatica / telecomunicazioni?

L'Internet e' un fenomeno che e' nato dall'ambiente universitario e di ricerca negli Stati Uniti e si e' diffuso grazie alla spinta propulsiva venuta sempre dallo stesso ambiente; la ricerca europea ed italiana hanno partecipato attivamente alla crescita di Internet in un periodo in cui la società in genere e l'industria delle telecomunicazioni in particolare non vi prestavano particolare attenzione.

Vale la pena ricordare che WEB, che con la sua “amichevolezza” ha contribuito in modo determinante alla diffusione di Internet, è stato ideato e realizzato presso il CERN di Ginevra.

La dicotomia tra telecomunicazionisti e informatici era evidente nel Quarto Programma Quadro dove i progetti Esprit e Telecomunicazioni venivano gestiti in modo indipendente e senza uno stretto coordinamento, mentre negli USA gli sviluppi di Internet venivano già impostati non soltanto con una stretta interazione tra informatici e comunicazionisti, ma anche con una forte interazione tra ricerca e industria delle comunicazioni. Nel Quinto Programma quadro i due settori si sono amalgamati nel programma Information Society Technologies ed il legame tra ricerca ed industria e' stato decisamente promosso anche stabilendo una risposta europea ai progetti USA Internet 2 e New Generation Internet.

Si ritiene che in Italia, come nel resto dell'Europa, l'ambiente della ricerca pubblica possa dare un significativo impulso nella ricerca di base e nella definizione di servizi precommerciali che possano realizzare strumenti di lavoro cooperativo.

4. Internet come necessità per le imprese dell'industria, del commercio, dell'artigianato e dei servizi (e-business)

Domande:

- Quali azioni si ritiene debbano essere intraprese dal Governo per favorire l’innovazione tecnologica del sistema produttivo nazionale, con particolare riferimento all’e-business?

Per molte piccole imprese, proprio quelle che potrebbero trarre maggiore vantaggio dalle risorse offerte da Internet, può risultare troppo oneroso dedicare qualche unità di personale all’inserimento dei prodotti nel proprio sito. La creazione di centri di supporto, con sovvenzioni pubbliche nella fase iniziale, potrebbero far superare questo ostacolo.

- Le iniziative di alfabetizzazione dell’utenza Internet esistente e potenziale sono da considerarsi sufficienti? Quali ulteriori azioni dovrebbero essere promosse?
- Quali sono i principali ostacoli che rallentano l’evoluzione dell’ebusiness in Italia (p. es., sicurezza, diffidenza dell'utenza sull'utilizzo dei nuovi media, mancanza di offerta professionale per lo sviluppo di applicativi e per il supporto, altro)? Quali azioni di incentivazione potrebbero essere intraprese dal governo?

E’ importante ricordare anche le problematiche legate a “e-commerce”. In questo settore:

- deve essere sviluppata una rete trasporti per la consegna dei prodotti che non vanifichi con eccessivi tempi o costi i vantaggi di ordinazioni via Interne; - è necessario fornire al cittadino transazioni economiche sicure nelle quali possa riporre fiducia; - sono necessari accordi internazionali per superare le difficoltà che si incontrano nell’applicare leggi locali quando la consegna di un prodotto avviene attraverso Internet stessa.

5. Libertà e controllo su Internet

Domande:

- Quale attività dovrebbero essere effettuate da autorità incaricate del controllo da parte del governo e quali attività dovrebbero invece essere lasciate all’autocontrollo degli utilizzatori della rete?
- Quali strumenti tecnici sono disponibili per tale autocontrollo qual è l’efficacia di tali strumenti (in particolare, per esempio, per quanto riguarda la protezione dell'uso improprio della rete Internet da parte dei minori)?
- Si ritiene che dovrebbe essere introdotto un parametro di qualità sulle informazioni distribuite via web? In caso affermativo quali misure si potrebbero suggerire?
- Come dovrebbero essere armonizzate la tutela della riservatezza delle informazioni legate all’uso della rete Internet e le esigenze di prevenzione e repressione dei crimini telematici?

 

Autori: Franco Denoth
Intervento: Contributo della Registration Authority