INTERNET GOVERNANCE FORUM ITALIA

RELAZIONE DEL RAPPRESENTANTE ITALIANO

NEL GOVERNMENTAL ADVISORY COMMITTEE DI ICANN

STEFANO TRUMPY

(http://www.Isoc.It, Marzo 2008)

ICANN INTERNET CORPORATION FOR ASSIGNED NAMES AND NUMBERS

  • ICANN (Internet Corporation for Assigned Names and Numbers) fu concepita nel '98 a seguito della pubblicazione del “Libro bianco” sulla gestione dell’Internet pubblicato dalla Amministrazione USA (Clinton-Gore) che aveva espresso la visione di una gestione del sistema degli indirizzi unici di Internet da affidare al settore privato.
  • ICANN tenne il primo incontro pubblico nel marzo del 1999 a Singapore. Il compito costitutivo di ICANN era quindi la gestione del nocciolo (core) di Internet e cioè il sistema di indirizzamento di Internet che mantiene la unicità della “rete di reti”.
  • Prima che ICANN fosse costituita la funzione in questione veniva assicurata da IANA (Internet Assigned Numbers Authority) che il governo USA non gestiva direttamente ma comunque la finanziava e la monitorava dato che tra i domini di tipo generale esistenti ci stavano (e ci stanno ancora) il .gov, .mil, .edu che sono di interesse esclusivo del governo USA.
  • Quello che si intendeva raggiungere con la creazione di ICANN era quindi:
    • • un sistema di gestione degli indirizzi autofinanziato;
    • • una gestione partecipata in logica “multistakeholder” e gestita con criteri internazionali;
    • • una organizzazione con base in California, dove operava IANA, gestita dal settore privato, ma con una partecipazione governativa attraverso il GAC (Governmental Advisory Committee);
    • • mantenere una supervisione del governo USA solo in via transitoria e poi “staccare la spina”.

GAC GOVERNMENTAL ADVISORY COMMITTEE

  • Nello statuto di ICANN, sezione 2, punto 1, viene definito il ruolo del Governmental Advisory Committee che è chiamato a fornire suggerimenti al Board in merito alle attività di ICANN per gli aspetti di interesse dei governi relativi a “public policy” ed a segnalare potenziali contrasti con leggi nazionali o trattati internazionali.
  • Sono rappresentati nel GAC delegati di governi nazionali, territori ad economia distinta e organizzazioni intergovernative; la organizzazione interna del GAC è definita autonomamente attraverso propri principi operativi. I rappresentanti nel GAC devono avere una delega formale dalla organizzazione governativa alla quale appartengono.
  • Il GAC ha un proprio rappresentante nel Board di ICANN, senza diritto di voto; per decisione del GAC stesso, questo collegamento è stato costantemente affidato al “chair” del GAC. Qualora il Board intendesse prendere decisioni che non sono in linea con le raccomandazioni del GAC, è tenuto a notificarlo per iscritto dandone le ragioni ed è impegnato ad attendere la risposta del GAC prima di assumere eventualmente una decisione in contrasto con la raccomandazione espressa precedentemente.
  • Il GAC ha adottato propri principi operativi che, rispetto a quanto previsto nei by-laws di ICANN, contengono i seguenti elementi:
    • • Il GAC ritiene di dover esprimere suggerimenti anche non direttamente sollecitati dal Board;
    • • Il GAC ribadisce che ICANN non deve entrare nelle decisioni che riguardano i country code top level domains, ad eccezione di quelle norme generali che assicurano la integrità del sistema DNS (da notare che questo è esattamente in linea con le conclusioni del WSIS di Tunisi del novembre 2005);
    • • Quando il GAC si esprime su un determinato argomento, il singolo governo non è vincolato a seguire quanto concluso dal GAC stesso; il GAC in sostanza funziona come un forum che persegue pareri condivisi che non necessariamente sono unanimi;
    • • Il GAC non ha alcun potere legale nei confronti di ICANN;
    • • Il “chair” del GAC ha un mandato che dura due anni e che può essere rinnovato una volta; il “chair” viene affiancato da tre “vice-chair” il mandato dei quali dura un anno e può essere rinnovato una volta. L’attuale “chair” è Janis Karklins, ambasciatore della Latvia a Parigi e precedente chair dei prep-com in preparazione del WSIS di Tunisi; Janis Karklins è al secondo anno del suo primo mandato. In precedenza sono stati “chair” del GAC, per i primi 4 anni Paul Twomey, Australia, attualmente President e CEO di ICANN e successivamente Sharil Tamizi, Malysia, per i successivi 4 anni.
    • • Per quanto riguarda i rappresentanti accreditati, questi sono soggetti alle stesse clausole previste nei “by-laws” sopra descritti e possono essere accompagnati da figure di rappresentanti aggiunti. Molti paesi hanno avuto costantemente un solo rappresentante mentre altri hanno avuto uno o più aggiunti.
    • • I meeting del GAC avvengono di norma in occasione dei meeting ufficiali di ICANN; al momento si sono avuti 30 meeting del GAC, tanti quanti i meeting pubblici di ICANN.
    • • Il segretariato: il GAC ha un proprio segretariato autonomo; nei primi 4 anni di presidenza australiana, il segretariato fu ospitato dalla organizzazione del “chair”; nei tre anni successivi fu ospitato dalla Commissione Europea; attualmente il segretariato è assicurato dal governo indiano. ICANN ha attivato recentemente una funzione di liaison con il GAC che assicura un buon collegamento con il Board e con lo staff di ICANN. È allo studio una nuova configurazione del segretariato che assicuri una maggiore efficienza del GAC e che preservi la indipendenza del GAC dalla struttura operativa di ICANN; alcuni delegati spingono per una soluzione che aumenti la indipendenza del GAC; a questo punto il problema che sorge è di assicurare un finanziamento esterno al GAC e questo crea dei problemi che sono ancora irrisolti.
    • • Formali comunicazioni al Board: il GAC recentemente ha attuato una prassi di inviare comunicazioni formali al Board, pur preservando un lavoro di collaborazione con lo staff di ICANN e con le Supporting Organizations. Questo formalismo ha il fine di preservare un rapporto di “controparte governativa” e presuppone risposte formali da parte di ICANN ai problemi sollevati.
  • Alla URL: http://www.icann.org/structure/ si veda la struttura di ICANN dalla quale si capiscono le relazioni menzionate in questo documento. Gli incontri ed i comunicati del GAC alla URL http://gac.icann.org/web/meetings/index.shtml si trova traccia di tutti gli incontri del GAC che sono avvenuti nei 9 anni di vita di ICANN. Il GAC, alla fine di ogni incontro, produce un comunicato che viene letto e commentato nel “public forum” che avviene il giorno prima della riunione finale del Board di ICANN.
  • A http://gac.icann.org/web/communiques/index.shtml si trovano tutti i comunicati prodotti.
  • Da notare che il GAC opera per trovare il consenso e per questo i comunicati sono attentamente ponderati e talvolta possono apparire generici.

IL COORDINAMENTO EUROPEO DEI RAPPRESENTANTI NEL GAC

  • La Commissione Europea ha creato nel 2000 un gruppo di lavoro che si chiama Internet Informal Group (IIG) che ha il compito di armonizzare, per quanto possibile, le posizioni dei singoli stati sui temi discussi nel GAC.
  • Va notato che la Commissione Europea fa parte del GAC autonomamente e non esiste una prassi concordata di agire nel GAC con una unica voce europea, come avviene in altri consessi come il WSIS ed IGF. Normalmente alle riunioni del GAC partecipa un numero consistente degli stati della UE e, aggiungendo la CE, gli europei normalmente assicurano oltre il 50% degli interventi nelle plenarie.
  • Questo viene normalmente apprezzato dal GAC in quanto obiettivamente gli interventi dei rappresentanti europei sono normalmente tra i più informati ed autorevoli. Non dimentichiamo che il GAC ha anche una funzione non trascurabile di sensibilizzare e fare del “capacity building” nei confronti dei paesi in via di sviluppo o comunque di rappresentanti di stati che partecipano solo sporadicamente alle riunioni.
  • Lo IIG ha un collegamento abbastanza stretto con l’altro informal group della CE chiamato HLIG (High Level Group on Internet Governance) che si occupa delle tematiche più larghe connesse alla Internet Governance. Questo fatto è indispensabile considerando che nello IGF (Internet Governance Forum), del quale si occupa più direttamente lo HLIG, sono incluse, tra i temi portanti, le così dette “critical resources” che comprendono le attività coordinate da ICANN. Per lo HLIG si veda per dettagli il rapporto specifico.

LE RIFORME DI ICANN E RUOLO DEL GAC

  • ICANN è stato concepito come struttura sperimentale che avrebbe dovuto dimostrare di essere capace di dare voce a tutti gli “stake-holder” e di guadagnare una autorevolezza riconosciuta a livello internazionale; il rapporto di supervisione da parte del governo USA era inizialmente previsto per la durata di soli due anni. In realtà il MoU tra Dipartimento del Commercio USA ed ICANN è stato rinnovato più volte; nel 2006 tale MoU è stato mutato nel Joint Project Agreement (JPA) che è molto più blando dei precedenti accordi ed è stato concepito per una definitiva cessazione a settembre 2009.
  • Nel corso dei rinnovi del MoU ed attuale JPA, ICANN ha affrontato fasi di riforma intese a raggiungere l’obiettivo della così detta “external accountability”. Il ruolo del GAC è andato costantemente rafforzandosi al fine di “ammorbidire” le posizioni di quei governi che sono stati costantemente contrari al “modello ICANN” e contrari alla supervisione di un singolo stato.
  • Qualcuno ha sostenuto che il GAC dovrebbe essere rappresentato nel Board di ICANN con diritto di voto; diversi europei, e l’Italia in particolare, hanno sempre sostenuto che avere uno o due voti in un Board di 15 elementi votanti non farebbe la differenza ed in sostanza, nella situazione attuale, il GAC ha una sorta di diritto di veto, se pure non vincolante legalmente e questo costituisce una posizione di forza.
  • Al fine di studiare una futura configurazione di ICANN fondato su una legislazione internazionale, da due anni è operativo un Gruppo di lavoro sulle strategie del Presidente di ICANN che deve preparare la evoluzione dopo la cessazione della supervisione da parte del governo USA; in questo gruppo di lavoro è presente anche un rappresentante del GAC (Finlandia). Sommario dei principali risultati raggiunti dal GAC: si veda la URL: http://gac.icann.org/web/index.shtml

RISULTATI CONNESSI ALLA AGENDA DI ICANN

    • Principles and guidelines for ccTLDs (2 versioni: 2000 e 2005)
    • Principles regarding new gTLDs
    • Principles regarding gTLDs WHOIS services
  • Quelli citati sopra sono relativi a documenti formali proposti per inquadrare tematiche di “public policy” e connessioni con la operatività.
  • Il GAC lavora anche su questioni emergenti relativi alla implementazione di casi specifici. Inoltre il GAC si occupa di temi emergenti che richiedono una discussione previa delle questioni di “public policy” implicate; in particolare si citano temi attualmente alla attenzione quali:
    • • Migrazione da IPv4 ad IPv6
    • • Introduzione di registri IDN (Internationalized Doamin Names)
    • • Questioni relative alla sicurezza del Domain Names System (DNS)

RISULTATI SU QUESTIONI STRUTTURALI

    • Operating principles (versioni 1999 e 2004)
  • Il GAC è intervenuto, attraverso i propri comunicati e contatti specifici con il Board, su questioni relative alla accountability di ICANN, su temi relativi alle modalità di interazione tra il GAC stesso ed il Board di ICANN, su questioni relative alla trasparenza delle azioni del Board, sul supporto da parte di ICANN per la partecipazione al GAC di rappresentanti dei paesi in via di sviluppo ed infine sulle questioni connesse al “mid term review” del JPA tra ICANN ed il dipartimento del Commercio del governo USA.

PROSPETTIVE PER LA CONTINUAZIONE DELLA AZIONE ALL’INTERNO DEL GAC

  • Nei mesi recenti c’è stata una attiva discussione in merito al “mid term review” del JPA; il DoC nel mese di gennaio 2008 ha attivato una consultazione pubblica per avere opinioni da parte della comunità globale sul raggiungimento o meno da parte di ICANN degli obiettivi che giustificheranno la fine di una supervisione governativa ancora oggi assicurata dal governo USA.
  • Le opinioni sono state in maggioranza positive circa il raggiungimento degli obiettivi da parte di ICANN; una consistente parte degli intervenuti ha convenuto comunque che ICANN e la comunità dovrà ancora lavorare affinché si raggiungano condizioni ottimali affinché ICANN possa proseguire senza avere un controllo governativo “esterno”.
  • Tutto questo dovrà avvenire entro il settembre 2009, quando il JPA giungerà al termine. La posizione italiana, condivisa da molti è che sarà sufficiente il GAC (che è interno ad ICANN) a garantire che ICANN non prenderà iniziative contrarie a leggi nazionali o trattati internazionali.
  • Da questo si deriva che il GAC avrà, nel tempo a venire, un ruolo politico crescente; detto in altro modo, le aspettative sul GAC saranno crescenti e per questo la organizzazione deve mettersi in grado di soddisfare al meglio le aspettative crescenti.

LA PARTECIPAZIONE DEL GOVERNO ITALIANO NEL GAC

  • Inizialmente la individuazione dei rappresentanti del GAC fu cercata attraverso le delegazioni nazionali alle Nazioni Unite di Ginevra.
  • Per il caso nostro, la richiesta fu girata alla Presidenza del Consiglio che, in attesa della costituzione del COESIN (Comitato esperti Internet, costituito poi nel dicembre del 1999) lasciò al gruppo di esperti non ancora formalizzato la rappresentanza del governo italiano nel GAC. Massimo Maresca (futuro chair del COESIN) e Stefano Trumpy hanno quindi assicurato la presenza nel GAC nelle riunioni tenute nel 1999.
  • Questa delegazione è stata poi integrata con la collaborazione di un altro membro del COESIN – Antonello Busetto (resterà operativa per il tempo residuo della legislatura, terminata nella primavera del 2001).
  • A quel punto il problema fu posto al Ministero Innovazione e Tecnologie che confermò la partecipazione come rappresentante del GAC a Stefano Trumpy (nel frattempo il COESIN aveva cessato di essere operativo); la conferma avvenne inizialmente a livello di funzionari del Dipartimento Innovazione della Presidenza. Nel 2004 la rappresentanza nel GAC fu formalizzata ad alto livello, con decreto a firma congiunta dei Ministri Stanca e Gasparri che stabilì la conferma di Stefano Trumpy quale rappresentante accreditato e di Luisa Franchina, Direttore generale dell’ISCOM del Ministero delle Comunicazioni come rappresentante aggiunto.
  • Alla fine della legislatura, nella primavera del 2006, la delibera del 2004 fu considerata ancora valida dal Dipartimento Innovazione e Tecnologie e quindi Stefano Trumpy ha continuato la sua funzione come rappresentante ufficiale; il delegato del ministero delle Comunicazioni è invece venuto a mancare per cambio di attività del titolare precedente e non è stato rimpiazzato.
  • Stefano Trumpy ha quindi seguito sinora 28 dei 30 meeting tenuti sin qui dal GAC; durante questo periodo di 9 anni, ha svolto e svolge la funzione di coordinatore del gruppo di lavoro del GAC sulla sicurezza e la funzione di liaison con il Security and Stability Advisory Group (SSAC) di ICANN; dall’autunno del 2004 a tutto il 2006 ha svolto la funzione di “vice-chair” del GAC.
  • La funzione di rappresentante del GAC da parte di Stefano Trumpy è stata assicurata alle strutture governative che si sono succedute nell’interesse su ICANN attraverso una collaborazione di queste con l’Istituto di Informatica e Telematica del CNR al quale Stefano Trumpy afferisce.

SUGGERIMENTO PER RENDERE BEN ORGANIZZATA LA PARTECIPAZIONE

  • Seguire il GAC e coprire tutti i temi di cui si discute non è cosa banale. Le questioni di cui si parla richiedono una discreta comprensione della parte tecnologica del DNS e del sistema dei root server; in aggiunta si presentano spesso questioni di natura legale, tipo quelle relative al tema della privacy o del perseguimento del cybercrime; altre questioni riguardano temi economici, di antitrust, di difesa del consumatore, etc.
  • È importante quindi che un rappresentante del GAC che voglia essere pronto ad intervenire con merito in tutti gli argomenti di cui si parla, abbia una propria rete di contatti a livello nazionale.
  • Per quanto riguarda la tipologia dei rappresentanti nazionali nel GAC, vi è una discreta variabilità che va da ministeri degli esteri, ministeri delle comunicazioni, ministeri della ricerca, alle agenzie per le comunicazioni.
  • L’ideale, a mio avviso, sarebbe che quello che sarà il futuro settore delle comunicazioni avesse comunque un proprio membro rappresentato; da parte mia c’è la disponibilità per assicurare una continuità nella linea che è stata seguita dai governi che si sono succeduti nei nove anni passati.
  • Bene sarebbe anche formalizzare un gruppo di lavoro che assicuri la multidisciplinarietà alla quale ho accennato sopra; questo gruppo dovrebbe ricevere tempestivamente i documenti sui quali si discute nel GAC e tenere costanti contatti con i rappresentanti che si recano alle riunioni del GAC.

HIGH LEVEL INTERNET GOVERNANCE INFORMAL GROUP

  • Lo High Level Internet Governance informal group (HLIG) nasce nel 2004 da una iniziativa della Presidenza della UE connessa alla preparazione da parte delle Nazioni Unite del secondo World Summit on Information Society (WSIS) che si sarebbe tenuto a Tunisi nel novembre del 2005.
  • Nel documento predisposto dalla Commissione “Note for the members of the International Conferences/WSIS Working Party” del febbraio 2004, ci si riferisce alla proposta, avanzata nel novembre 2003 dal Commissario Liikanen, di costituire un High Level Group on Internet Governance; la proposta del Commissario faceva seguito ad un risultato giudicato non soddisfacente da parte dell’Europa nella preparazione del WSIS di Ginevra tenutosi nell’autunno del 2003.
  • La Commissione, sempre nella stessa nota, esprimeva l’auspicio che detto gruppo si riunisse al più presto e che contribuisse alla identificazione di un punto di vista europeo condiviso sulla Internet Governance nelle discussioni in ambito WSIS. Lo HLIG è stato quindi concepito come un gruppo informale della Commissione, sganciato quindi dalle burocrazie istituzionali della Commissione stessa.
  • La prima riunione dello HLIG fu tenuta il 17 marzo 2004; la presenza italiana è stata assicurata, da qui e sino alla fine della legislatura nella primavera del 2006, da Stefano Gatti, consigliere diplomatico del Ministro Stanca come rappresentante ufficiale e da Stefano Trumpy, del CNR, delegato del nostro governo nel Governmental Advisory Committee di ICANN, come rappresentante aggiunto.
  • Da allora la conduzione dello HLIG, sino alla ultima riunione del 12 marzo 2008, è stata assicurata da Peter Zangl, tedesco, Vice-Direttore Generale della divisione Information Society che è diretta dall’italiano Fabio Colasanti; il riferimento istituzionale della Commissione è stato assicurato in una prima fase dal Commissario Erkki Liikanen e nella fase successiva dal commissario Viviane Reding.
  • I delegati nazionali sono stati scelti autonomamente dai singoli stati tra funzionari di alto livello vicini al relativo ministro incaricato dei temi della Società dell’Informazione.
  • Nelle conclusioni del primo meeting viene messo in evidenza:
    • • L’obiettivo dello HLIG sarà di assicurare la “public policy” per quanto riguarda la stabilità dell’Internet e la sua capacità di continuare a promuoverne i benefici economici e sociali, seguendo la linea di Lisbona.
    • • In linea con l’obiettivo di cui sopra, dovrebbe essere mantenuto un approccio bottom up nella governance, con il coinvolgimento di tutti gli stakeholder.
    • • Gli aspetti di public policy da prendere in considerazione nella gestione dell’Internet saranno, tra gli altri, lo spam, i contenuti socialmente pericolosi, la protezione dei dati personali e della privacy, la protezione dei consumatori, il commercio elettronico, la protezione della proprietà intellettuale ed il digital divide.
    • • Lo HLIG dovrebbe favorire il fatto che l’Europa parli con una unica voce nei consessi internazionali.Lo HLIG ha tenuto 3 incontri nel 2004, 9 nel 2005, 8 nel 2006, 4 nel 2007 e due sinora nel 2008, per un totale di 26. Gli incontri nel 2004 sono stati orientati a definire le linee di lavoro ed a dare un indirizzo per la partecipazione europea nel gruppo di lavoro delle Nazioni Unite WGIG per la organizzazione delle tematiche da discutere nel summit che si sarebbe tenuto a Tunisi nel 2005.
  • È stato allora anche definito il concetto di troika come rappresentanza europea nelle discussioni internazionali sui temi della governance di Internet; la troika da qui in avanti sarà formata dalla leadership della Commissione, dalla Presidenza della UE in carica e da quella successiva; in aggiunta sarà rappresentato uno stato di quelli che non fanno parte della UE ma fanno parte di EFTA e sono ugualmente invitati nello HLIG.
  • Gli incontri nel 2005 si sono resi più frequenti per seguire il gruppo di lavoro costituito dalle Nazioni Unite per la organizzazione del summit chiamato Working Group on Internet Governance (WGIG) al quale la troika ha partecipato attivamente; alla conclusione del lavori del WGIG, che ha predisposto un documento di base per il WSIS di Tunisi, hanno seguito riunioni in preparazione della presenza europea al summit stesso.
  • Una discussione particolarmente accesa si è attivata sul concetto di internazionalizzazione della gestione delle così dette risorse critiche di Internet e cioè del sistema di indirizzi di Internet e del sistema dei root servers gestiti da ICANN. Su questo punto si sono iniziate a definire due scuole di pensiero contrapposte: quella più liberista che in sostanza ritiene che, quando la supervisione del governo USA su ICANN cesserà, sarà sufficiente la presenza del Governmental Advisory Committee (GAC) entro ICANN con un ruolo “advisory” e quella che ritiene che debba essere trovata una soluzione di supervisione multigovernativa stile ITU o altra soluzione da inventare.
  • L’Italia ha costantemente fatto parte del primo gruppo assieme ad altri. I due gruppi sono sostanzialmente bilanciati in numero e continuano tuttora ad avere opinioni divise. Nel febbraio del 2005 la delegazione italiana ha avanzato una proposta nel dibattito sulla internazionalizzazione che ha dato un giudizio positivo sul modello ICANN per la gestione delle risorse critiche di Internet con una presenza “leggera” dei governi, assicurata dal GAC.
  • Successivamente la delegazione italiana ha commentato il documento finale prodotto dal WGIG ribadendo il supporto al modello ICANN e esprimendo decisamente una raccomandazione allo HLIG di evitare di proporre di costituire nuove strutture burocratiche. Nel novembre del 2005 si è tenuto a Tunisi il WSIS che ha visto accese discussioni soprattutto sul tema della internazionalizzazione della gestione delle risorse critiche.
  • L’Europa, anche attraverso lo HLIG, è stata certamente influente negli accordi che hanno costituito i risultati concordati nel summit di Tunisi; nella sostanza il summit ha promosso due importanti iniziative a seguire:
    • • la costituzione del Forum sulla Internet Governance da tenersi annualmente per un quinquennio;
    • • la promozione della “enhanced cooperation” tra gli organismi internazionali che si interessano delle “critical resources” della rete e cioè il sistema degli indirizzi ed il “root server system”;
  • Su questo ultimo punto si è supposto che sarebbe stato attivato sia un processo top down iniziato dal SG delle Nazioni Unite, sia un processo bottom up attivato direttamente dalle organizzazioni internazionali coinvolte.
  • La definizione del termine “enhanced cooperation” è stata lasciata volutamente nel vago; il compromesso su questo ultimo punto è stato accettato anche dagli Stati Uniti ed è stato diversamente interpretato dai fautori di un successivo controllo intergovernativo di ICANN e dai fautori di una evoluzione leggera dell’attuale status quo.
  • Nelle riunioni del 2006 si è a lungo discusso sui risultati del WSIS e si è spesso centrata l'attenzione sulla ‘enhanced cooperation’. Il SG delle NU non ha attivato il processo come raccomandato nelle conclusioni di Tunisi per la obiettiva difficoltà di definire il processo in una logica top down e di come controllarne i risultati.
  • L’Italia ed altre delegazioni hanno allentato la tensione raccomandando di osservare che cosa avrebbero fatto le organizzazioni internazionali sulla Internet Governance ed in particolare ICANN che costituisce il target principale di coloro che si oppongono ad una supremazia USA che di fatto esiste, per motivi storici.
  • Nella primavera del 2006 c’è stato il cambio di governo in Italia e la delegazione italiana è stata quindi assicurata da Gianluigi Benedetti, consigliere diplomatico del ministro Nicolais, come delegato ufficiale e da Stefano Trumpy, delegato del governo nel GAC di ICANN, come delegato aggiunto; è stata di fatto assicurata una continuità di linea rispetto alla delegazione precedente.
  • La attenzione dello HLIG è stata quindi polarizzata sulla preparazione e partecipazione al primo Forum sulla Internet Governance che si è tenuto ad Atene nel mese di ottobre del 2006. Altro elemento di rilevanza per la internazionalizzazione della gestione delle risorse critiche è stato costituito dal termine del MoU tra ICANN ed il Dipartimento del Commercio USA e la sostituzione con un modello molto più leggero, di durata triennale, chiamato Joint Project Agreement; questo cambiamento è stato preceduto da una pubblica consultazione telematica promossa da DoC che ha visto la presentazione di più di 700 contributi.
  • La troika aveva incontrato i rappresentanti del governo USA prima che fosse prese la decisione di cui sopra. I commenti anche all’interno dello HLIG hanno avuto diverse sfumature, come usuale. Da parte nostra si è interpretato questo cambiamento come un significativo passo verso un disimpegno del governo USA nella supervisione di ICANN, in linea con gli auspici espressi nel WSIS di Tunisi. Gli incontri nel 2007 si sono diradati; gli argomenti discussi sono stati sostanzialmente gli stessi, con ulteriori approfondimenti sui vari temi. Uno di questi è stato relativo al commento sui risultati del primo forum IGF svoltosi ad Atene alla fine dell’anno 2006 e sulla preparazione della presenza europea al secondo forum svoltosi a Rio de Janeiro alla fine dell’anno.
  • La attenzione è stata anche focalizzata al ruolo del GAC entro ICANN, rafforzato dalla assunzione della presidenza del GAC stesso da parte del delegato della Latvia Janis Karklins che era stato coinvolto dalle Nazioni Unite nella preparazione del summit di Tunisi nella sua funzione di ambasciatore alle Nazioni Unite a Ginevra; il GAC ha progressivamente assunto importanza entro ICANN che ha, sin qui, sempre tenuto in conto delle raccomandazioni del GAC nell’assumere decisioni.
  • Il rapporto di ICANN con il governo USA è ancora stato alla attenzione dello HLIG, in previsione del “mid term review” previsto nel JPA in corso con ICANN. Il tema della sicurezza della rete e delle risorse critiche gestite in Europa ha attratto anche particolare attenzione nello HLIG. Due incontri si sono finora tenuti nel 2008 in corso.
  • I temi che hanno attratto maggiormente la attenzione sono stati:
    • • la elaborazione dei risultati del secondo IGF e la elaborazione di idee da proporre in vista del terzo che si terrà in India nel dicembre di questo anno; lo IGF, per sua natura è stato concepito come un forum che non ha alcun potere impositivo e non negozia documenti finali, come ha fatto il WSIS; alcune nazioni spingono affinché la natura dello IGF muti nella direzione di avere dei risultati concreti ma lo HLIG è concorde sul proporre di mantenere lo spirito iniziale;
    • • il passaggio del “mid term review” del JPA tra governo USA ed ICANN; nel mese di febbraio si è tenuta una pubblica consultazione telematica per la valutazione dei risultati raggiunti da ICANN nella direzione della internazionalizzazione della gestione del sistema di indirizzi di Internet e sistema dei root server; nella prima riunione del gennaio lo HLIG ha espresso una opinione di compromesso nella quale ha sostanzialmente riconosciuto i progressi fatti da ICANN nella direzione auspicata ed ha dato alcuni suggerimenti su come migliorare la “accountability”. La troika ha intrapreso una videoconferenza con i rappresentanti del governo USA. Al momento non esistono risultati pubblicati del “mid term review” che si è concluso alla fine di febbraio; Il tema della stabilità dell’Internet in Europa; su questo tema si è deciso di:
    • • focalizzare la attenzione su questioni che creino valore aggiunto e non duplichino il lavoro svolto in altri gruppi che si occupano di aspetti di policy connessi ai temi della stabilità e della sicurezza;
    • • tenere dovuto conto della natura transnazionale di Internet e quindi delle dipendenze incrociate quando vengono sviluppate le policy relative alla stabilità; di conseguenza quindi la UE e gli stati membri dovranno muoversi nei confronti degli stati terzi per identificare problemi comuni e possibili cooperazioni;
    • • connesso con il primo punto, far partire una indagine sul lavoro fatto da diversi gruppi ed organizzazioni; lo HLIG elaborerà una lista di priorità di tematiche aggiuntive da considerare.
IGF Italia 2008
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