HAPPY BIRTHDAY INTERNET SOCIETY !

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  • Gianfranco Capriz
  • Vint Cerf
  • Gianni Degli Antoni
  • Franco Filippazzi
  • Bob Kahn
  • Joy Marino
  • Angelo Raffaele Meo
  • Stefano Trumpy
  • Enzo Valente
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Gianfranco Capriz

  • Osservato da Internet sono un neandertaliano, un esemplare della stirpe estinta dei professori di discipline ben sancite, i quali, più di mezzo secolo fa, intuirono che i calcolatori avrebbero trasformato l'impegno scientifico, se non proprio tutto il mondo, e, per quanto fossero criticati a destra e manca, favorirono gli entusiasti ominidi di Cro-Magnon che si affacendavano sulle nuove macchine, indifferenti ai dettati della carriera accademica.
  • A prova della mia Internet-mania posso citare una mia visita ad Arlington, oltre trent'anni fa, a Bob Kahn, nel suo ufficio ad ARPA, in un tentativo (benvenuto da Bob, ma poi fallito per tirchieria accademica italiana) di assicurare la connessione dell'Istituto CNUCE ad ARPANET, per mezzo del possente, ma di uso relativamente poco frequente, cavo transatlantico realizzato per servire la rete sismica distribuita lungo tutta la Norvegia per controllare esplosioni nucleari sotterranee sovietiche.
  • La connessione fu diversamente assicurata anni dopo, dunque quello sforzo precursore non fu del tutto vano.
  • Siccome ho citato ere paleolitiche, ma, al contrario sono conscio delle velocità telematiche (sempre di silicio si tratta), i sinceri auguri che esprimo per Internet è che si trasformi nella noosfera, verso la quale Teihard de Chardin ha immaginato che il mondo infine evolverà.

VINT CERF

  • La Internet Society nacque dalla convinzione di alcuni che una nuova comunità sarebbe emersa dalla diffusione dell'accesso a Internet.
  • In questo, non siamo stati delusi.
  • I nostri amici in Italia sposarono questo concetto sin dall'inizio e parteciparono al progetto della Packet Satellite Network (SATNET) che fu una delle tre reti che crearono il prototipo di Internet nel 1980.
  • Presente alle fasi di costituzione della Internet Society, la comunità tecnica italiana ha contribuito a sviluppare Internet e la Internet Society, e ancora lo continua a fare oggi .

GIOVANNI DEGLI ANTONI

  • Internet esiste!
  • Se ne parla, si giudica, molti lo promuovono, altri lo criticano.
  • C'è chi intende regolamentarlo. Perchè?
  • Per introdurre vincoli alla libertà di comunicazione!
  • Nelle catacombe di Internet si trova molto: verità e contraddizioni.
  • E uso.
  • Che viene considerato illegale. Al di fuori delle catacombe.
  • Chi ha scritto le leggi, sa bene come violarle.
  • "The Internet is for everyone".
  • La tendenza verso la libertà di ciascuno giudicata da ciascuno.
  • Non delegata ad altri.
  • Una … "Internet Society"!

ROBERT KAHN

  • Satnet era una delle tre prime reti di Internet.
  • All'inizio in Europa c'era una connessione punto a punto a bassa velocità tra la rete ARPANET negli Stati Uniti e un nodo ARPANET in Norvegia.
  • Una linea di 9,6 Kbps collegava il nodo della Norvegia con un altro nodo ARPANET a Londra.
  • Germania e Italia sono stati il quarto e quinto paese europeo ad entrare nel progetto ARPANET.
  • Il CNUCE di Pisa è stato il primo nodo a connettersi alla futura Internet in Italia.

FRANCO FILIPPAZZI

  • Tra le molte cose che si possono dire in occasione dell'anniversario dalla Internet Society, una può essere la relatività del concetto di tempo.
  • Venti anni sono una inezia nella storia dell'umanità, ma questi ultimi vent'anni hanno cambiato il mondo più di tanti secoli passati messi insieme.
  • E in questo cambiamento un ruolo fondamentale hanno giocato proprio le Information and Communication Technologies.
  • Quali saranno i mutamenti nei prossimi venti anni indotti dalle ICT? Sicuramente tanti e importanti. Ma fare previsioni è difficile - diceva G.B. Shaw - soprattutto se si tratta del futuro.

JOY MARINO

  • Qualunque cosa sia Internet …. devo confessare che dopo 20-25 anni di rapporto quotidiano non sono ancora in grado di darne una definizione sintetica.
  • È comunicazione: l'annullamento di tutte le barriere di spazio (perchè arriva ovunque), di tempo (da uno-a-uno instantaneamente a uno-a-molti in tempo differito, più tutta la comunicazione con il passato ed il futuro consentita dalla messa in linea di qualunque opera dell'uomo che si possa digitalizzare), di censo (perché il costo unitario è infinitesimo e sempre più tendente a zero).
  • In quanto comunicazione è diventata lo specchio della nostra umanità, con tutto il meglio ed il peggio di cui possiamo essere capaci: la solidarietà, l'altruismo, la capacità di socializzare, la capacità di mentire e di prevaricare, il desiderio di condividere e la tentazione di possedere ed escludere, la pulsione a donare e quella a vendere/comprare.
  • Ed ecco perché a partire da un mestiere da "idraulici", categoria a cui sono orgoglioso di appartenere, abbiamo dovuto imparare la sociologia, il marketing, l'etica, la finanza, la governance e tante altre discipline, senza trascurare i cambiamenti che il mero fatto di poter interagire - oltre lo spazio, il tempo, il costo - con due miliardi di persone ha prodotto in ognuna di esse.
  • Potrei fermarmi qui, se non fosse che nel frattempo "le macchine hanno incominciato a parlare tra loro", ed ecco quindi che si aprono prospettive degne di Von Neumann, se non addirittura di Asimov o Gibson. Abbiamo creato un organismo vivente complesso, che si evolve continuamente.

ANGELO RAFFAELE MEO

  • Quando ai miei allievi inizio la lezione su Internet, ricordo quel brano del Vangelo secondo Giovanni dedicato alla "Pesca Miracolosa" o meglio alla "Rete miracolosa": "Andò Simon Pietro e tirò a terra la rete piena di 153 grossi pesci, e, sebbene erano tanti, la rete non si spezzò".
  • La Rete che chiude in gloria il secondo millennio realizza non uno ma tre miracoli.
  • Il primo è il miracolo tecnologico: due miliardi di pesci, mentre un tempo - i più vecchi lo ricordano - era difficile far colloquiare 153 host.
  • Il secondo è il miracolo socio-economico rappresentato da un prodotto "miracoloso" che nasce contro i dogmi della competizione e del mercato.
  • Il terzo è il risultato in sè.
  • Penso che presto prenderemo consapevolezza del fatto che Internet è la più importante invenzione della Storia, perchè mai, prima di ora, l'Uomo ha avuto a disposizione uno strumento così potente ed efficace per la diffusione del sapere e la crescita della conoscenza.
  • Oggi il Demonio, incarnato nei grandi manager del capitalismo e nei grandi guru dell'economia iper liberistica, sta operando per la distruzione del miracolo in nome dell'antico dogma: "Privato è bello".
  • Per questo, l'augurio più bello che si possa esprimere a Internet è: "Resistere, Resistere, Resistere".

STEFANO TRUMPY

  • Questo importante anniversario evoca il mio stupore per una innovazione tecnologica che sta provocando e continuerà a provocare impatti sensibili sulla nostra società. Internet nasce dalle reti della ricerca quale strumento per migliorare la efficienza, la collaborazione internazionale ed il lavoro cooperativo dei ricercatori.
  • Oggi Internet, in quanto strumento per congiungere tutte le reti, è uno dei più potenti simboli della civiltà moderna e mi piace dire che è il motore della Società dell'informazione.
  • Nasce quindi la Internet governance che, oltre ai temi tecnologici, include questioni di natura legale e regolamentare, di tipo economico, di impatto sulla società moderna e sulla vita quotidiana individuale.
  • Internet come strumento per un nuovo umanesimo? mi piace pensarla così … e cresce il mio stupore.

ENZO VALENTE

  • Internet è una scoperta, non una invenzione.
  • È come il fuoco che, una volta che lo hai scoperto, non puoi più dire che non esiste. Né ci può essere qualcuno che possa dirti di spegnerlo.
  • Prometeo apparteneva al mondo della ricerca scientifica, era uno che, come dice il suo nome, pensava e ragionava su quello che osservava.
  • E Zeus, quello che all'epoca era di turno al potere, ci provava ad infliggergli le peggiori punizioni, ma non poteva impedire che gli uomini beneficiassero delle scoperte.
  • Ma, come il fuoco, Internet va controllato. E va governato dai suoi stessi utilizzatori.
  • E perciò Internet deve essere di tutti e serve che tutti ne diventino le vestali e che la Rete della Ricerca continui ad essere il suo "cane da guardia".
Happy Birthday ISOC
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