INTERVENTO DI STEFANO TRUMPY

GAG ICANN VICE CHIAR

Internet può essere considerato il motore della Società dell'Informazione. Quando si parla di Internet si tende a identificarla con gli aspetti più visibili che sono i servizi che la rete veicola al vasto pubblico, come il Web e la posta elettronica. In realtà l'essenza di Internet è rappresentata dal protocollo (TCP-IP) attraverso il quale la moltitudine di reti che la compongono possono interscambiare tra di loro dati e servizi e dal sistema di indirizzamento formato dai nomi a dominio e numeri IP che permettono di assicurare l'accessibilità globale ed univoca.

Internet è ormai considerata "infrastruttura critica" da parte dei governi, grazie al fatto che permette di accedere capillarmente ad una sempre crescente quantità di informazioni e di servizi; le società avanzate come la nostra sono e saranno sempre di più dipendenti dalla accessibilità e robustezza della rete, ma sopratutto dai servizi che questa permette di rendere disponibili al vasto pubblico.

In cosa consiste la "governance" dell'Internet è una questione sulla quale in questo momento si sta cimentando il WGIG (Working Group on Internet Governance) costituito nel novembre scorso dal Segretario delle Nazioni Unite in preparazione del vertice di Tunisi World Summit on Information Society (WSIS); questo termine inglese non è facilmente traducibile in italiano; una traduzione del tipo "governo della rete Internet" è certamente fuorviante perchè verrebbe interpretata facilmente come una funzione che dovrebbe essere prerogativa dei governi e quindi gestita dal settore pubblico. Storicamente per "governance" della rete si intendeva l'aspetto limitato al controllo della parte del nucleo centrale di Internet, cioè la amministrazione e allocazione degli indirizzi numerici (IP) ed alfanumerici (domain names); in tempi più recenti, si tende a vedere sotto la accezione "governance" una serie di altri aspetti che sono collegati anche ai contenuti che circolano sulla rete, come ad esempio il problema dello spam. Come definizione di "governance" si deve intendere il coordinamento dei soggetti coinvolti nella gestione degli aspetti della rete che hanno bisogno di una qualche forma di supervisione centrale.

Personalmente mi trovo coinvolto, sino dalla sua costituzione (primavera 1999), nella Internet Corporation for Assigned Names and Numbers (ICANN) ed ho maturato quindi una esperienza sulla gestione del complesso di indirizzi numerici e alfanumerici che assicurano la unitarietà della rete. Attualmente, su designazione dei ministri per le Comunicazioni ed Innovazione e Tecnologie, svolgo la funzione di delegato italiano nel Governmental Advisory Committee (GAC) assieme all'ing. Luisa Franchina, Direttore dell'Istituto Superiore delle Comunicazioni e Tecnologie dell'Informazione. Nell'ambito del GAC svolgo la funzione di vice-chair.

Il GAC rappresenta indubbiamente un osservatorio privilegiato per quanto riguarda la intersezione tra gli interessi del settore privato e quelli della società civile, visti attraverso la rappresentanza dei governi. Il GAC è stato concepito per dare una maggiore legittimazione ad una struttura privata che era stata costituita per fare transitare una funzione essenziale della rete da una situazione in cui il solo governo degli Stati Uniti ne è responsabile e garante, ad una situazione condivisa e legittimata da una moltitudine di governi il più larga possibile. Per raggiungere questo obiettivo è necessario che i governi si presentino globalmente come "last resort", cioè come garanti finali che si riservano di intervenire solo nel caso che le funzioni fondamentali di Internet non possano venire garantite dalla attuale struttura gestita dal settore privato. In aggiunta i singoli governi verificano che le iniziative intraprese da ICANN non vengano a trovarsi in contrasto con le legislazioni nazionali. Non tutte le nazioni la pensano a questo modo e le recenti discussioni in ambito WGIG/WSIS vedono in pratica due schieramenti contrapposti con molte sfumature nel mezzo.

La maggioranza dei paesi sviluppati (incluso il nostro) pensano che va garantito lo sviluppo della rete Internet seguendo e migliorandolo, per quanto possibile, lo schema secondo il quale l'Internet è stata concepita e si è sviluppata sino a diventare quella che i governi considerano ormai una "infrastruttura critica" (da garantire quindi alla stregua della rete autostradale, per fare un esempio); questo vuole dire esercitare una attenzione governativa per frenare aspetti patologici legati al cattivo uso della rete ed elaborare un quadro normativo leggero che favorisca lo sviluppo e l'avanzamento tecnologico del settore privato nonché la protezione dell'utenza. Quindi non controllo e supervisione della rete. Un certo numero di paesi in via di sviluppo, incluso la Cina, l'India, il Brasile, sostengono invece un modello di "governance" nel quale sono i governi a controllare le funzioni chiave dell'Internet, o almeno a dettare dall'alto delle linee di "public policy".

Come è stato spiegato nella introduzione del Ministro, il WGIG fornirà entro luglio un documento che indicherà delle linee suggerite per la "Internet Governance" dei prossimi anni.

A mio parere le posizioni sopra individuate sono inconciliabili e sarà interessante vedere quali compromessi verranno infine indicati e quali possibili correzioni di rotta potranno essere attuate negli anni a venire. All'interno dei 100 paesi rappresentati nel GAC vi è una posizione più favorevole ad una adozione del modello ICANN ma con diverse sfumature. Il documento descrittivo delle attività del GAC presentato dal chairman alla riunione WGIG dello scorso febbraio è disponibile a http://194.78.218.67/web/index.shtml.

Società Internet è la sezione italiana di ISOC (Internet SOCiety) che rappresenta la associazione internazionale più accreditata per la difesa della "ortodossia Internet"; sotto il cappello di ISOC opera la organizzazione che sovrintende allo sviluppo degli standard di Internet (IETF).

Come "chapter" italiano di ISOC abbiamo appoggiato la posizione assunta dal MIT di difesa del modello ICANN basato sul settore privato rappresentato dalle varie "constituency", con approccio bottom up, trasparenza gestionale e rappresentanza negli organi di governo di soggetti provenienti dalle diverse regioni del mondo (si veda la presentazione del Ministro Stanca fatta al meeting di ICANN lo scorso anno a Roma: http://www.isoc.it/documenti/stanca_icann.php).

Al tempo stesso seguiamo con interesse le discussioni in ambito WGIG e parteciperemo attivamente alle discussioni in preparazione del prossimo summit di Tunisi. A dimostrazione del nostro interesse, abbiamo trovato un accordo con il MIT per raccogliere in una pubblicazione i contributi scritti che ci perverranno da parte dei presenti alla riunione di oggi; in aggiunta apriremo un canale, attraverso una lista di posta elettronica (internetgovernance@isoc.it), per raccogliere altri pareri sui temi che abbiamo discusso oggi. La pubblicazione avrà la forma editoriale di quella che abbiamo stampato nel novembre scorso dal titolo "La rete contro lo spam: che cos'è, come combatterlo" disponibile al sito http://www.isoc.it .

STEFANO TRUMPY

  • Livornese, laureato in ingegneria, dirigente di ricerca del CNR.
  • Negli anni 70 si è occupato di sistemi di controllo satellitare e ha svolto la funzione di direttore delle operazioni di volo (satellite SIRIO) presso il Goddard Space Fligth Center della NASA nel pioneristico impianto delle telecomunicazioni spaziali italiane.
  • Responsabile della introduzione dell'Internet in Italia come direttore (dal 1983 al 1996) dell'Istituto CNUCE del CNR dove fu installato il primo link permanente alla rete ARPAnet; è stato il primo delegato (dal 1987 al 1999) alla gestione del country code Top Level Domain .IT
  • Da anni disimpegna una intensa attività a livello internazionale: oggi è il rappresentante italiano nel Governmental Advisory Committee (GAC) della Internet Corporation for Assigned Names and Numbers [ICANN] con la funzione di vice-chairman; responsabile della liaison tra il GAC e il Security and Stability Committee di ICANN; partecipa al processo del World Summit on Information Society (WSIS) nell'ambito di una collaborazione con il MIT.
  • Su questi temi svolge intensa attività di conferenziere e pubblicista; autore di un centinaio tra articoli scientifici, relazioni a convegni, rapporti e note tecniche, è guest editor del numero speciale dei proceedings dello IEEE "Evolution of Internet technologies" edito a fine 2004.
Quaderno WSIS 2005 indice
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