INTERVENTO DI ANTONELLA GALDI

RESPONSABILE ANCI AREA INNOVAZIONE

Le attività e la posizione strategica dell'ANCI rispetto alla governance di Internet e alle iniziative correlate.

Le sfide poste dalla governance di Internet sono oggetto di discussioni, tavole rotonde, convegni, documentazione prodotta a livello nazionale e locale, in un contesto operativo in continuo mutamento.

I Forum globali sul tema evidenziano alcuni punti preliminari: · sebbene si stiano ottenendo buoni risultati iniziali per consentire l'autenticazione degli utenti e transazioni più sicure nella rete, le politiche volte a proteggere i dati riservati dei cittadini nei database pubblici non sono sempre efficaci. Ciò rappresenta per i responsabili pubblici una forte barriera al processo decisionale che ostacola l'interoperabilità tra i differenti sistemi e database. · i cambiamenti organizzativi per stare al passo con le nuove tecnologie sono rallentati dall'assenza di adeguati studi di fattibilità, strumenti di monitoraggio ed analisi costi-benefici; · c'è una considerevole carenza di competenza ed esperienza nell'uso dell'ICT da parte di funzionari e responsabili pubblici. È dunque urgente che il personale più giovane con buone capacità e formazione nel campo dell'ICT, partecipi maggiormente alla pianificazione e alle decisioni operative; · la partecipazione delle istituzioni locali nella fase di pianificazione è insufficiente ed i ruoli dei differenti attori, specialmente nel settore pubblico, non sono sempre stabiliti correttamente attraverso un processo di concertazione. Lo scopo dovrebbe essere di fornire servizi on-line integrati sia dal punto di vista organizzativo che geografico basati su un buon coordinamento tra il back office e il front office e su partnership di lunga durata che coinvolgano operatori pubblici e privati. Questo quadro generale presuppone enormi sforzi politici e organizzativi, in termini di committments centrali e locali, che non dovranno trascurare i punti sensibili dell'intero processo: la sicurezza, l'interoperabilità e le risorse.

Il Vertice di Tunisi 2005

L'ANCI partecipa attivamente ai lavori del Tavolo di consultazione per la società civile istituito dal Ministro per l'Innovazione Tecnologica in vista del Vertice sulla Società dell'Informazione di Tunisi 2005, allo scopo di contribuire alle discussioni preparatorie del vertice in materia di governance di Internet.

L'Associazione condivide e si fa promotrice, con i Governi Locali da essa rappresentati, del tema della governance Internazionale di Internet, presentando le esperienze e le proposte dei Comuni alle Amministrazioni Centrali impegnate sul tema, proponendo alcuni casi di eccellenza a livello locale che contribuiscono a rafforzare la posizione italiana in materia.

L'attenzione e le soluzioni adottate a livello nazionale in ambito di cooperazione per l'evoluzione e l'inclusione dei Paesi in via di sviluppo mediante l'utilizzo delle nuove tecnologie dell'informazione, fulcro della discussione del Tavolo, saranno parte del piano d'azione internazionale che verrà presentato a Tunisi.

La preoccupazione principale dei governi locali italiani verte sulle modalità per assicurare che l'uso delle ICT porti benefici pratici a tutti gli abitanti del pianeta. La crescita economica senza inclusione sociale non comporta affatto una maggiore prosperità per tutti i settori della società, al contrario essa può persino incrementare i divari sociali esistenti, creando ulteriori disparità.

L'inclusione e la cooperazione tra i diversi livelli di Governo sono punti focali per la riuscita del processo di introduzione delle ICT nella gestione del territorio e nel rapporto cittadino - Pubblica Amministrazione.

Il tema è stato ampiamente discusso nell'ambito della Conferenza EISCO 2005, tenutasi a Cracovia dal 2 al 5 giungo scorso, iniziativa promossa dalla rete europea ELANET, presieduta da ANCI.

L'Europa, a parte alcuni paesi, è ancora in posizione arretrata nell'uso delle ITC a livello sia pubblico che privato. In altri paesi (non solo negli USA e nel Giappone), sono stati compiuti rapidi e significativi passi in avanti nell'economia digitale, passi che stanno cambiando il loro modo di competere ed attrarre investimenti.

Un problema urgente è come superare l'attuale tendenza per cui le buone pratiche negli ambiti a forte contenuto digitale (come eGovernment, eBusiness and eCommerce, eHealth, eSecurity e eTransport) si diffondono quasi dappertutto ma l'applicazione dei loro risultati o il riuso da parte di altri attori e paesi rimane debole.

A questo fine sarebbe auspicabile: · assicurare l'accesso alla banda larga, qualsiasi sia la soluzione tecnologica prescelta, in tutti i territori e specialmente nelle scuole, negli istituti dedicati alla salute, nei governi locali e regionali così come negli spazi pubblici aperti ai cittadini ed alle imprese; · rafforzare il ruolo attivo delle amministrazioni locali e regionali nel garantire infrastrutture tecnologiche adeguate e sicure e nel promuovere servizi ed applicazioni inclusive basate sull'ICT attraverso un supporto fattivo ai cluster per l'innovazione per modernizzare le amministrazioni pubbliche, generare nuovi investimenti e stimolare lo sviluppo locale. In tale contesto, l'iniziativa i2010 lanciata dalla Commissione Europea per ridurre il gap competitivo e consolidare una posizione guida entro la fine di questa decade, giunge con tempismo.

Il World Summit di Bilbao 2005 e Il Fondo per la Solidarietà Digitale

L'ANCI si prepara e contribuisce in maniera attiva al World Summit of Cities on Information Society di Bilbao 2005 anche tramite i contributi delle iniziative promosse da ELANET. La Conferenza EISCO 2005 ha infatti prodotto una dichiarazione finale che fornisce alcuni spunti fondamentali per il Summit. La lodevole iniziativa promossa dalle Nazioni Unite per combattere il digital divide sul pianeta, destinando, su base volontaria, l'1% dei contratti del settore pubblico con le società ICT, e per assicurare il pieno accesso a tutti i paesi e alle regioni ai benefici dell'Information Society, trova il pieno appoggio dell'ANCI che auspica che essa non finisca per inserirsi nell'ambito di quelle posizioni spesso suggestive, ma carenti sul fronte del committment. La condivisione e il processo partecipativo a livello locale sono essenziali e dovranno essere adeguati agli obiettivi affinché l'iniziativa sia realmente efficace e l'operazione non sia un mero costo a carico del bilancio pubblico.

II Summit Mondiale delle Città e dei Governi locali sull'Information Society di Bilbao potrà essere un successo operativo solo se verrà coadiuvato da iniziative concrete, quali: · assicurare un accesso multicanale (web, telefonia mobile, tv digitale) e a banda larga in ogni comunità locale entro i prossimi 15 anni; · la promozione dell'accesso libero ad Internet attraverso chioschi presidiati in spazi pubblici gestiti dalle amministrazioni; · la creazione di una directory mondiale con indirizzi di posta elettronica di tutte la pubbliche amministrazioni; · lo sviluppo della formazione sull'ICT e sull'Information Society e di centri di scambio di buone pratiche per lo staff delle pubbliche amministrazioni provenienti da differenti paesi; · prevedere programmi di scambio a livello mondiale tra governi locali coinvolgendo funzionari che lavorano nelle amministrazioni che forniscono servizi digitali ai cittadini, sia dal punto di vista tecnologico che dei contenuti; · prevedere forme di tutoraggio digitale delle città e dei governi locali di paesi meno sviluppati da parte di città e di governi locali con esperienze consolidate nell'uso delle ICT; · nello specifico vanno previste azioni di tutoraggio e supporto per aumentare le capacità degli enti locali dei paesi poveri e in via di sviluppo, in relazione ai nodi che rallentano o paralizzano i processi di democratizzazione, quali l'assenza di anagrafi e catasti certi ed aggiornati; · prevedere un più ampio supporto dell'Unione Europea alle reti tematiche mondiali di esperti locali che collaborino insieme su problemi comuni come la salute, l'educazione di base e la formazione continua, l'inquinamento, il trasporto, l'abuso di droghe, le pari opportunità, etc. · concertare con le principali reti europee un programma di tutoraggio informatico degli enti locali più sviluppati, che si occuperanno di operare la disseminazione nei rispettivi territori; · lo sviluppo di centri di formazione ICT per l'Amministrazione Pubblica locale in cooperazione con le Nazioni Unite (CIFAL - International Training Centre for Local Authorities Actors); · la promozione dell'uso di ICT per nuove forme di scambio per il dialogo inter-culturale come evoluzione dell'esperienza dei gemellaggi tra città.

ANCI ritiene che, per il successo dell'operazione, è essenziale che il fondo di solidarietà digitale globale e l'agenzia di solidarietà digitale mondiale, creata nel contesto della roadmap approvata dal primo summit delle NU sull'Information Society, siano implementati con il pieno riconoscimento del ruolo delle Città e dei Governi locali. Le Amministrazioni che decideranno di aderire dovranno garantire un impegno iniziale di due anni coadiuvato da una intensa campagna promozionale per lanciare l'iniziativa e dalla creazione di strumenti di informazione e valutazione cha garantiscano una costante responsabilità sull'investimento fatto, grazie alle risorse delle città e dei governi locali.

ANTONELLA GALDI

  • Antonella Galdi nata a Roma, laurea in Scienze politiche.
  • Dal 1996 lavora in ANCI, dove attualmente è Responsabile dell'Area Innovazione.
  • Rappresenta l'ANCI nelle più importanti iniziative nazionali ed internazionali per l'eGovernment e la introduzione di IT nella Pubblica amministrazione.
  • Coordina e promuove tutte le iniziative esterne dell'associazione.
  • ANCI è un'associazione senza scopo di lucro con sede in Roma che rappresenta
    • Comuni,
    • Città Metropolitane
    • ed enti di derivazione comunale

    dinanzi a istituzioni e organismi nazionali ed internazionali quali l'Unione Europea, il Comitato delle Regioni, il Parlamento della Repubblica, il Governo, le Regioni, gli organi della Pubblica Amministrazione ed ogni altro soggetto, di rilievo istituzionale, che eserciti funzioni di interesse locale.

Quaderno WSIS 2005 indice
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