VERSO L' INTERNET DEL FUTURO

[Letterale di Quarta di copertina]

Domenico Laforenza

  • Verso l'Internet del Futuro
  • In ogni luogo, in ogni momento, con qualunque dispositivo.
  • L'Internet del futuro, la "rete che verrà", è già sotto i nostri occhi: assomiglia alla rete elettrica e idrica, dove basta collegarsi a una presa - aprire il rubinetto - per fruire del servizio.
  • Non servono strumenti complicati, non importa in quale luogo del mondo siano i calcolatori o le banche dati che ci interessa consultare: il cloud computing lavorerà per noi, fornendo a richiesta tutte le informazioni di cui abbiamo bisogno.
  • Si stima che gli attuali utenti di Internet siano oltre un miliardo e 800 milioni e che quasi 600 milioni siano i cellulari abilitati a Internet. Nel 2006 erano la metà.
  • Fra due anni, inoltre, si stima che i dispositivi wireless supereranno in numero i tradizionali computer cablati.
  • La Rete che verrà, dunque, viaggerà nelle nostre tasche: l'incremento della banda larga, della potenza computazionale e delle prestazioni dei calcolatori e dei dispositivi faranno il resto, permettendo lo sviluppo di un'infrastruttura di comunicazione comune che possa essere acceduta da una pletora di differenti dispositivi e tecnologie.
  • Ciò permetterà di attenuare notevolmente alcune delle fonti di esclusione e discriminazione nell'uso della rete.
  • Soprattutto, ne uscirà ribaltata la relazione classica fra utente e fornitore di servizi, consentendo all'individuo di assumere un ruolo attivo nel processo di creazione, produzione, distribuzione e consumo dei contenuti.
  • Oggi è YouTube o i social network come Facebook: domani, al crescere della "consapevolezza" dei dispositivi verso l'ambiente che li circonda, ciascuno contribuirà a costruire la rete delle informazioni.
  • I nostri dispositivi parleranno tra loro registrando informazioni sul tempo, sulla salute, sul traffico. La rete le assimilerà prendendo decisioni intelligenti, ora gestendo attivamente il flusso delle auto, ora illustrando al contadino cosa accade alla sua semina se la pioggia si fa più insistente.
  • Riconoscendo l'importanza di Internet come eccezionale catalizzatore per la crescita di creatività, collaborazione e innovazione, l'Europa è impegnata in un notevole sforzo di R&S sulla tematica dell'Internet del Futuro nell'ambito del Settimo Programma Quadro.
  • Le azioni condotte in tal senso sono descritte in dettaglio nel sito dedicato alla Future Internet Assembly (www.future-internet.eu).
  • L'Unione Europea adotta una strategia basata su tre capisaldi: ricerca, partnership con l'Industria e promozione del dialogo tra gli stati membri.
  • Per quanto concerne, in particolare, l'ultimo punto, si raccomanda fortemente che gli Stati membri e la Commissione rafforzino e coordinino le rispettive iniziative di R&D nazionali relative all'Internet del Futuro, individuando azioni congiunte di ricerca, organizzando la stessa mediante una distribuzione ottimale delle attività tra il livello nazionale e quello comunitario, al fine di evitare duplicazioni e spreco di risorse.
  • L'Internet del Futuro rappresenta uno dei più importanti settori di investimento in R&D del Work Programme 2011-12 relativo all'ICT nel Settimo Programma Quadro dell'Unione Europea.
  • Nel WP vengono stimolate azioni di R&D intese sia a far evolvere l'attuale Internet, sia a proporre infrastrutture di rete e di servizi completamente nuove.
  • Nel breve-medio termine, sono attesi progressi dall'adattamento e dall'integrazione delle reti basate su IP e degli strumenti di sviluppo di servizi in piattaforme aperte per la realizzazione di applicazioni Internet innovative.
  • Nel medio-lungo termine, nuove e più incisive innovazioni tecnologiche quali, ad esempio, reti fotoniche, nuove generazioni di reti wireless, reti di sensori, cloud computing permetteranno l'avvento una nuova Internet dotata di significative capacità automomiche, la fiducia e la sicurezza sono tenuti a produrre nuove architetture di rete totalmente al di là di IP-based.
  • Insomma, dietro l'angolo ci aspetta un mondo connesso e senza confini, aperto e competitivo, con impatti socio-economici ancora tutti da esplorare.
  • Le cronache di questi giorni ce ne propongono uno spaccato, anche con laceranti dibattiti sul fronte della tutela della privacy, del diritto d'autore o della cosiddetta "identità digitale".
  • Una sfida, dunque, che non è solo tecnologica e che il Consiglio Nazionale delle Ricerche, dove nel 1986 è stato realizzato il primo nodo italiano Arpanet e oggi viene gestito il Registro .it, è pronto a raccogliere.

Domenico Laforenza

  • Laurea in Scienze dell'Informazione.
  • Direttore dell'Istituto di Informatica e Telematica del CNR dal 1 luglio 2008. Direttore del Registro dei nomi a dominio di Internet per l'Italia .IT.
  • Membro del Board of Directors del Registro dei nomi a dominio per l'Europa .EU.
  • Ricercatore nel settore della Scienza e Tecnologie dell'Informazione, i suoi principali campi di interesse sono stati: calcolo ad elevate prestazioni, applicazioni informatiche di elevata complessita' e programmazione di sistemi paralleli.
  • Autore di numerose pubblicazioni e organizzatore di eventi nazionali ed internazionali, ha partecipato, in qualita' di responsabile scientifico, a numerosi progetti europei.
  • Membro del Consiglio Scientifico del Dipartimento di Information and Communication Technologies del CNR è attualmente impegnato nel campo dell'Internet del Futuro, uno dei più importanti settori di investimento in R&D del Work Programme 2011-12 relativo all'ICT nel Settimo Programma Quadro dell'Unione Europea.
  • Nel Marzo 2009 è stato nominato, dal Ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca, il Rappresentante italiano nel Future Internet Forum of the Member States dell'Unione Europea: il Forum ove si coordinano le iniziative di R&D intese sia a far evolvere l'attuale Internet, sia a proporre infrastrutture di rete e di servizi completamente nuove.
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