INTERNET GOVERNANCE FORUM ITALIA

INTERVENTO DEL SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLE COMUNICAZIONI DELLA P.A. XV LEG.

LUIGI VIMERCATI

Internet Governance Forum (Rio De Janeiro, 12 Novembre 2007)

  • Signori rappresentanti dei governi, degli organismi internazionali, della società civile, signore e signori, vorrei innanzitutto ringraziare il Governo del Brasile che ci ospita e il Segretariato dell’IGF per avere reso possibile questo secondo, cruciale, appuntamento sulla governance di Internet.
  • La Conferenza di Atene dello scorso anno ha avuto il merito di aprire la strada ad una discussione globale e plurale circa lo sviluppo del più potente strumento di creazione e circolazione della conoscenza - e di redistribuzione di potere - che l’umanità ha oggi a disposizione. Sin da allora, l’Italia ha manifestato la propria convinzione che si debba arrivare in modo condiviso e plurale ad un set di principi da porre a fondamento dello sviluppo democratico ed inclusivo della Rete. A partire da questa convinzione il Governo Italiano, insieme alle Nazioni Unite, ha promosso lo scorso settembre a Roma un “Dialogue Forum on Internet Rights”, che ha contato la partecipazione di oltre 700 delegati dei Governi, della società civile, del settore privato e dell’accademia, in rappresentanza di ben 70 Paesi.
  • Il Forum ha confermato la necessità di definire regole comuni, su un piano internazionale e multistakeholder, per la governance della Rete che, a nostro avviso, devono assumere la forma di un “Internet Bill of Rights”. È infatti ormai evidente come Internet stia introducendo radicali mutamenti in tutte le dimensioni dell’agire umano: dall’economia, alla comunicazione, alle relazioni sociali e politiche. Il suo tumultuoso sviluppo investe direttamente tutti gli ambiti di espressione dei diritti umani, dimostrando da un lato la fragilità delle misure sinora poste a loro protezione e dall’altro, attraverso la partecipazione dal basso, straordinarie potenzialità per nuove forme di affermazione degli stessi, in grado di rafforzare la democrazia nella società della conoscenza.
  • Stiamo insomma assistendo oggi alla nascita di una nuova generazione di diritti che afferiscono alla “cittadinanza digitale globale” e che rappresentano un’estensione, con specifiche declinazioni, dei diritti umani fondamentali. Proprio per questo è necessario un Internet Bill of Rigths, una definizione concertata e multistakeholder di questi diritti; regole certe che tutelino la libertà e l’accesso della Rete, insieme a forme di autoregolamentazione che riguardino i suoi contenuti, in modo da garantire i diritti degli individui e dei gruppi, in particolare quelli più vulnerabili. L’assenza di regole per la Rete, infatti, non si traduce necessariamente in maggiore libertà di Internet.
  • Può anzi facilmente significare prevaricazione del più forte sul più debole, poiché non dobbiamo dimenticare che la libertà d’espressione e la libera circolazione delle informazioni e delle idee deve andare di pari passo con la sicurezza e l’integrità di Internet: solo così la rete potrà raggiungere pienamente il suo potenziale.
  • Dobbiamo inoltre assicurarci che ciascuno, nel mondo, possa trarre beneficio dalle opportunità offerte dalla Rete, rimuovendo tutti gli ostacoli che impediscono il libero accesso e cercando di colmare il digital divide. Per queste ragioni siamo particolarmente lieti di essere qui oggi: l’Internet Governance Forum è il luogo ideale per raccogliere la riflessione comune sulle quattro aree di discussione - Access, Diversity, Openness, Security – che afferiscono, tutte quante, all’Internet Bill of Rights. Infatti, noi crediamo fermamente che è nostra responsabilità, come policy-makers, nel riaffermare il nostro impegno nel rendere Internet un mezzo di coesione ed inclusione sociale e di costruire una società dell’informazione centrata sulla persona, basata sulla conoscenza e orientata al bene comune.
  • Tuttavia, definire principi e regole comuni per l’Internet, proprio per le sue caratteristiche intrinseche, significa definire anche un nuovo metodo di lavoro. Internet è per antonomasia il luogo della discussione diffusa, delle iniziative che vogliono e possono coinvolgere un numero larghissimo di persone, dell’elaborazione comune. Diventa evidente, allora, che ad un Internet Bill of Rights non si può arrivare attraverso le tradizionali procedure tipiche delle convenzioni internazionali, attraverso cioè forme di cooperazione “dall’alto” tra i governi o quelle classiche della diplomazia multilaterale.
  • L’Internet Bill of Rights può e deve essere il punto d’avvio di un processo diverso, che coinvolge una molteplicità di soggetti e si svolge su livelli diversi. Le Dynamic Coalition costituite all’interno dell’IGF sono l’esempio migliore di questo nuovo approccio che intendiamo adottare. Il mio Paese partecipa a più livelli alla Dynamic Coalition sull’Internet Bill of Rights che domani, a partire dalle ore 10.30, si riunirà proprio per condividere i progressi fin qui raggiunti e per discutere insieme il percorso più opportuno per la definizione del Bill of Rights. Contiamo, con la vostra partecipazione, di riunire un primo nucleo di attori che concretamente avvii, insieme a noi e agli amici del Governo brasiliano e a tanti altri, il percorso dell’Internet Bill of Rights.
  • Sappiamo che si tratta di un percorso lungo e complesso, perché dovremmo non solamente stabilire i principi per il più grande spazio pubblico oggi esistente, ma anche individuare gli strumenti in grado di garantire, poi, che essi rappresentino il punto di riferimento per la comunità internazionale. In questa prospettiva, guadiamo con ambizione anche alla possibilità di raggiungere un consenso affinché si possa stabilire ad una sorta di “figura di alto garante” o “ombudsman” dei diritti della Rete. Sono certo che il carisma e le capacità del Ministro Gilberto Gil e del Professor Stefano Rodotà, oltre a quelle di tutti gli altri partecipanti, permetteranno di fare del workshop di domani un momento fondante per l’Internet Bill of Rights.
  • Grazie, vi aspettiamo domani. Buon lavoro a tutti.
IGF Italia 2008
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