HAPPY BIRTHDAY INTERNET SOCIETY !

CAPITOLO III "IL CONTRIBUTO ITALIANO ALLA EVOLUZIONE DI INTERNET "

3.1 ARPANET

Internet in pillole
Internet in 13 small doses
Stefano Trumpy

L'Internet costituisce un miracolo

  • In un certo senso è vero, dal momento che è un fenomeno sfuggito all'economia programmata delle industrie delle comunicazioni, supportate dai rispettivi governi.

L'Internet ha un peccato originale

  • È nata da finanziamenti militari.
  • Per capire come è potuto succedere, è bene tenere presente che il modello della ricerca militare in USA è diverso dall'Europa e dall'Italia in particolare.
  • Il Ministero della Difesa negli USA (DoD) ha tradizionalmente investito molto in ricerca e l'ambiente universitario e della ricerca pubblica ha sempre tratto vantaggio da questo, senza che i risultati raggiunti rimanessero confinati agli obiettivi militari.
  • Così l'Internet, mentre soddisfaceva le esigenze del committente, è divenuta uno strumento molto popolare per la comunicazione tra gruppi di ricercatori sparsi sul territorio degli Stati Uniti, cui si sono uniti ben presto gruppi di ricerca europei e di altri continenti.

L'Internet si è sviluppata in maniera destrutturata

  • Nonostante l'origine governativa, peraltro limitata all'erogazione dei fondi e al raggiungimento di determinati obiettivi, l'Internet si è sviluppata in modo decisamente libertario e destrutturato.
  • Essendo in sostanza una rete di reti, la parte di controllo centrale è sempre stata mantenuta al minimo indispensabile, per mantenere l'unitarietà degli indirizzamenti.

L'Internet è governata da una oligarchia del merito

  • L'Internet ha sempre avuto uno sviluppo dal basso, pur essendo questo basso costituito da un'oligarchia del merito, cresciuta negli ambienti universitari e successivamente passata in parte all'industria.
  • In questo modo il protocollo di Internet (il TCP/IP) ha sconfitto il protocollo ISO/OSI che era stato concepito dalle principali case costruttrici di elaboratori per poter assicurare la loro interoperabilità in rete.
  • Lo sviluppo di questo ultimo protocollo aveva costi altissimi; il TCP/IP era più semplice ed inoltre i suoi costi di sviluppo erano stati supportati dal DoD.

Quale legittimazione ha la rete; sorge il problema

  • La crescita esponenziale della utenza della rete ha fatto sì che si imponessero problemi tecnici di scala e di crescita della organizzazione globale.
  • Sino ad allora Internet era stata lontana dalle questioni della legalità; poi sono affiorati problemi che hanno messo alla prova quelle organizzazioni di governo della rete che erano state condotte "alla buona" da tecnici di prim'ordine, ma senza porsi troppi problemi legali e di policy.

Il gap iniziale tra USA e EU si inizia a colmare negli anni '90

  • L'affermazione in Europa di Internet è arrivata con ritardo ma è stata progressivamente incontenibile. Il settore accademico e di ricerca ha utilizzato Internet in modo progressivamente massiccio a partire dalla metà degli anni 80.
  • Attorno alla metà degli anni 90 l'affermazione dell'Internet nel commercio, nelle pubbliche amministrazioni ed in tutti gli strati della società ha fatto sì che il numero di utenti europei superasse il numero degli utenti negli Stati Uniti.

La Internet governance

  • In cosa consiste il governo della rete?
  • Nella gestione di quei parametri che consentono ad Internet di mantenere la propria unitarietà; questi sono la gestione dei protocolli concordati da IETF (Internet Engineering Task Force), la allocazione dei numeri IP alle risorse presenti nella rete e la allocazione dei nomi a dominio che permettono, in sostanza, di indirizzare in modo mnemonicamente semplice i nostri interlocutori per la posta elettronica ed i siti web.
  • In questo modo Internet può funzionare come la più grossa rete di reti esistente o come la madre di tutte le reti.
  • Apparentemente le questioni di cui sopra potrebbero essere gestite da un gruppo di tecnici di primo ordine, senza forti implicazioni di policy ma, come vedremo da quello che segue, ormai non è più così.

Nasce ICANN

  • Con il libro bianco pubblicato nel 1988 da Clinton - Gore, il governo degli USA aveva iniziato il processo per rendere di pubblico dominio, a livello globale, la gestione della Internet governance.
  • Veniva quindi creato ICANN (Internet Corporation for Assigned Names and Numbers), con l'intento di affidare al settore privato la gestione della "Internet governance"; il governo degli USA, attraverso il Department of Commerce, avrebbe mantenuto la supervisione di ICANN sintanto che non fossero stati raggiunti gli obiettivi di base e che si fosse dimostrata la capacità del settore privato di gestire il "core" della rete in modo affidabile e senza eccessive contestazioni.

I governi si interessano della rete Internet

  • È di questi anni il riconoscimento crescente, da parte di vari governi, che la infrastruttura della rete Internet costituisce un fattore critico per la comunità.
  • Per questo motivo, paradossalmente, mentre il governo USA apriva per disimpegnarsi, gli altri governi, e quelli europei in particolare, aumentavano la loro sensibilità sui temi della "Internet governance".
  • Ad ICANN, sin dall'inizio, era affiancato il Governmental Advisory Committee (GAC) con lo scopo di favorire quella collaborazione privato-pubblico che avrebbe contribuito a dare legittimazione ad ICANN.
  • Il problema vero, quando si parla di "Internet governance", è di stabilire dove finisce il tecnico e dove comincia la policy; posto che si chiarisca questo confine, come si interseca il ruolo di policy di ICANN con il livello di policy di altri organismi internazionali e/o intergovernativi quali ITU, WIPO, OCSE, WTO, UNDP, ISOC, W3C, ETSI, e chi più ne ha più ne metta.
  • I critici di ICANN sostengono che ICANN non ha una legittimazione in quanto è una company privata fondata nello stato di California e pertanto non può legittimare alcuna imposizione e quindi neppure stabilire regole coattive finalizzate allo sviluppo ordinato della rete Internet.

Il miracolo necessario oggi: trovare il giusto equilibrio tra pubblico e privato, a livello globale

  • Qui si tratta di stabilire un circuito virtuoso; i governi devono dare fiducia ai tecnici e devono avere l'obiettivo di interferire il minimo possibile.
  • In sostanza i governi hanno bisogno dei tecnici per farsi guidare nella crescita dell'Internet ed i tecnici hanno bisogno dei governi per guadagnare la loro legittimazione ad operare ed ad eventualmente adottare misure prescrittive.
Happy Birthday ISOC
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